Canale 5 «a pallini» per guidare i genitori di Giorgio Gori

Da lunedì l'iniziativa «Segnaletica» Da lunedì l'iniziativa «Segnaletica» Canale 5 «a pallini» per guidare i genitori Bollini di tre colori indicheranno la fiction adatta o meno ai bambini MILANO. Vai col verde, anche in tv. Da lunedì tutti i film e telefilm trasmessi da Canale 5 saranno accompagnati da uno speciale «marchio», che segnala se la trasmissione in questione è adatta o meno ai bambini. «Si tratta di una presa di coscienza - spiega il direttore della rete, Giorgio Gori -. Pensiamo che sia giunto il tempo di una riflessione non solo sui diritti di una tv commerciale, ma anche sui suoi doveri». La Fininvest gioca d'anticipo, e dà una lezione di stile alla Rai. Mentre sociologi, genitori e insegnanti tuonano contro la tv diseducativa, Canale 5 con l'iniziativa «Segnaletica» si dà da sola una regolamentazione al riguardo. Il metodo è semplice. Tutta la fiction sarà «targata» da un bollino colorato che comparirà sullo schermo in basso a sinistra: il semaforino verde indicherà che il film è adatto ai bambini, quello rosso che è sconsigliato, quello giallo che i genitori dovrebbero guardarlo insieme con i figli. I segnali verranno inseriti nei filmati «promo», negli annunci sui giornali, all'inizio dei programmi interessati e dopo ogni interruzione pubblicitaria: nei film e telefilm adatti a tutti verrà poi dedicata una particolare attenzione alla scelta degli spot. «E' ovvio dice Gori - che la famiglia non può essere sostituita nel suo ruolo pedagogico. Ma crediamo che sia venuto il momento, per chi fa tv, di prestare un'attenzione par¬ ticolare a questo fenomeno». La stoccata alla Rai è fin troppo evidente. La tv di Stato, finora, non ha fatto quasi nulla al riguardo, ad eccezione dei brevi messaggi delle annunciatrici prima di film non adatti ai minori. Alla presentazione dell'iniziativa, in Fininvest, non ci si è dimenticati invece di citare altri esempi stranieri nel settore: il circuito inglese Sky che autoregolamenta la fiction con messaggi diretti ai genitori in onda durante i titoli dei film, e il codice in vigore dal 1990 negli Stati Uniti, che impone alla programmazione di Cbs, Abc, Nbc e Fox la necessità di proteggere i minori da immagini violente o «difficili». Con «Segnaletica» Canale 5 ha anche condotto una ricerca sulla fruizione televisiva «under 15»: «in che modo» i bambini italiani guardano la tv? Ecco l'identikit del mini-telespettatore. Sceglie la tv soltanto se è da solo (quasi il 50% dell'audience infantile si ritrova davanti allo schermo in solitudine): se in compagnia o in vacanza preferisce fare altro. Ha poi un consumo ciclico: c'è un incremento costante fino agli anni della prima scolarizzazione, poi una pausa, in seguito una nuova espansione sugli 8-9 anni, e una successiva contrazione nella pre-adolescenza. L'ascolto è però differenziato: dipende dallo sviluppo cognitivo-affettivo, dalla famiglia di provenienza, contesto sociale, alternative (culturali ecc.) disponibili. Il consumo è elevato e distribuito in tutto l'arco della giornata, con incrementi nel week-end e nei giorni festivi. I dati mostrano inoltre che in Italia i bambini che guardano la tv al pomeriggio (un milione circa) sono meno della metà di quelli che invece la guardano alla sera, nel prime time (2 milioni e 700 mila). I bollini colorati, così, non bastano certo a risolvere la questione. «E' un dato che fa riflettere - ammette Gori - e che pone un problema delicato: chi trasmette deve prendersi le sue responsabilità, ma nello stesso tempo non può essere leso il diritto di libertà di espressione. "Segnaletica" è solo un punto di partenza». Cristina Caccia Giorgio Gori

Persone citate: Cristina Caccia, Giorgio Gori, Gori

Luoghi citati: Italia, Milano, Stati Uniti