Il mistero dello yacht fantasma

Appartiene a un medico francese che stava traversando l'Atlantico, ma di lui resta solo il passaporto Appartiene a un medico francese che stava traversando l'Atlantico, ma di lui resta solo il passaporto Il mistero dello yacht fantasma Approda in Brasile, senza nessuno a bordo SAN PAOLO. Un mistero è approdato sulle coste del Brasile. Batte bandiera francese, trasporta le tracce di due fantasmi e custodisce le loro storie perdute. Sulla riva del mare di Fortaleza, nella spiaggia di Almofala, approdano soltanto ipotesi. La verità è un segreto, è la faccia oscura della «Lune» «Lune» è infatti il nome del vascello fantasma che si è materializzato sulla costa di Fortaleza nel nord-est del Brasile. Fortaleza è una città turistica. Lungomare a perdita d'occhio, alberghi in costruzione da anni su un lato, spiaggia rosicchiata dall'oceano dall'altro. Un rosario di baracche di venditori ambulanti di bibite si sgrana lungo la costa. Borgo di pescatori diventato piccola Miami brasiliana. Sono stati proprio i pescatori di Fortaleza ad avvisare il veliero fantasma. Il «Lune» è apparso al tramonto di domenica: mare in bonaccia, vento fermo, cielo sgombro dalle nubi che l'avevano oscurato nei giornio precedenti. E' apparso lì, senza preavviso né spiegazione logica. In perfetto ordine, con le vele issate e il pilota automatico inserito. Senza un graffio, senza cicatrici di una tempesta. Bianco come la luna, intatto come il desiderio di un bambino che si materializza. I pescatori stupiti l'hanno guardato avanzare verso la riva e incagliarsi sulla spiaggia. Han- no atteso che qualcuno ne scendesse. Silenzio e immobilità. La bandiera bianca, rossa e blu afflosciata sull'abero più alto dell'otto metri. Si sono avvicinati. Hanno chiamato. Nessuna risposta. Sono saliti a bordo. Sui fornelli della cucina una padella con avanzi di cibo putrefatti. Indumenti maschili. Indumenti femminili. Soldi. Macchine fotografiche. Nessuna rapina piratesca, dunque. Un passaporto: il volto è quello di Jean Gerard Gilbert Bondroit, medico, 47 anni, nazionalità francese, abitante a Nizza. Sposato. Forse era la moglie la proprietaria della biancheria femminile ritrovata. Ma di lei, nessun documento. Un mistero nel mistero. Per cercare di fare chiarezza si sfoglia il libro di bordo. Partenza da Boulogne il 21 settembre per tentare la traversata atlantica passando da Gibilter¬ ra. Sosta alle Isole di Capo Verde in novembre. Arrivo in Brasile nel mese di dicembre. Un visto provvisorio sul passaporto del dottor Bondroit testimonia che era autorizzato a restare in Brasile sino a fine febbraio. Il suo viaggio sul «Lune» è però terminato prima. Il timore è che anche la sua vita sia finita nelle acque dell'oceano squassate dalla tempesta che avrebbe sbalzato di bordo sia lui che la misteriosa compagna di crociera che lo accompagnava nella sfida transatlantica. Secondo la capitaneria di porto i due potrebbero essere annegati da una settimana. Privo di timoniere il «Lune» avrebbe proseguito la sua rotta designata fino all'approdo sulla spiaggia di Fortaleza. E' una delle ipotesi possibili: è quella su cui puntano le autorità marittime brasiliane e quelle diplomatiche francesi che collaborano alle indagini. I pescatori di Fortaleza preferiscono raccontarsi un'altra storia, quella di un veliero sul quale viaggiavano un uomo e il fantasma di una donna che lui ha amato e perduto. Pur di riaverla è divenuto anche lui fantasma, scomparso con lei nei flutti o con lei rimasto per sempre a bordo di una «Lune» senza tempo, di un veliero che non ha bisogno di timonieri e solca i mari sospinto dalla pura forza dell'amore, [r. cri,] Sul veliero guidato dal pilota automatico tracce di una donna Forse sono stati travolti dalla tempesta E' un giallo la sorte dell'equipaggio della barca a vela di Fortaleza

Persone citate: Boulogne, Jean Gerard Gilbert Bondroit