«Dio ha punito Hollywood» di Enrico Benedetto

«Pio ha punito Hollywood» «Pio ha punito Hollywood» Produttore francese: sono arroganti PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Hollywood come Sodoma. Ma Dio non la punirebbe - attraverso il terremoto - per gravi trasgressioni etiche. Il suo è casomai un peccato di lesa Francia, il voler strangolare l'industria cinematografica transalpina. Mal gliene colse. Lo afferma - con greve ironia Daniel Toscan du Plantier, Numero Uno fra i produttori parigini per rinomanza internazionale. Da Avoriaz, in Savoia, ove dirige il primo «festival del cinema francese» per l'export, ha rila¬ sciato all'agenzia «France Press» dichiarazioni quasi saddamiane per astio verso le grandi corporation Usa (proprio ieri Baghdad ha reso noto che «il terremoto è dovuto alla collera di Dio»). «Nel vedere i fenomeni sismici che toccano Hollywood e la San Fernando Valley, sede di numerosi studios, sappiamo che Dio il quale si manifesta raramente è al lavoro. Ha scelto il suo campo: l'eccezione culturale». Cioè l'irriducibilità dei prodotti intellettuali - film, ma non solo - alla concorrenza senza frontiere. In suo nome, l'autunno scorso il governo francese minacciò una rot- tura nelle trattative Gatt evocando il rischio dell'egemonia Usa. Gavroche contro i Dinosauri. Parigi la spuntò. Ma ora forse esagera. Prosegue Toscan du Plantier: «Preferirei che Dio risparmiasse vite umane ma - lo si sapeva già - è crudele». Sono dichiarazioni quantomeno scioviniste, inopportune per un uomo che vorrebbe essere l'ambasciatore oltreoceano della filmografia transalpina. «Ma io scherzavo!», dirà probabilmente tra qualche ora per smussare le critiche. E tuttavia farlo su una sciagura ricca di cadaveri non testimonia eccelso savoir-faire. Ag¬ giungiamo che la passerella di Avoriaz cercherebbe compratori proprio in Usa e l'uscita diviene suicida. Per spiegare le dichiarazioni non basta invocare l'infelice ispirazione dell'autore. E' che malgrado l'accordo Gatt la guerra franco-Usa sulla settima arte infuria tuttora. Iniziò il ministro della Cultura Jacques Toubon mesi fa, definendo «spettacolare ma senz'anima» l'ultimo kolossal sui bestioni primitivi. I media francesi gli opposero «Germinai», dramma con Gerard Depardieu e Miou-Miou. Merita l'Oscar, scrisse più di un giornale. Insorse allora il «Wall Street Journal», definendo il presunto capolavoro «polpettone da socialismo reale». Le schermaglie continuarono. Meno male che Dio ha deciso: vade retro Spielberg, forza Zola. Enrico Benedetto Il regista americano Steven Spielberg Per i francesi, il suo film «Jurassic Park» è il simbolo deir«imperialismo culturale» di Hollywood

Persone citate: Daniel Toscan, Gatt, Gerard Depardieu, Jacques Toubon, Miou-miou, Spielberg, Steven Spielberg, Toscan