«Gliel'ho chiesto e lo rifarei»

«GlielHio chiesto/ e lo rifarei» «GlielHio chiesto/ e lo rifarei» Francesca: tutti lo pensano, ora temo i professori LA RAGAZZA DEL TRABOCCHETTO LROMA O rifarei, chiederei ancora a Scalfaro di andarsene». Una gran massa di riccioli neri, un sorriso aperto e un carattere esplosivo, è Francesca Marasco la studentessa che ieri ha chiesto al Presidente della Repubblica di dimettersi e che non sembra avere pentimenti. Francesca, come mai questa domanda trabocchetto al Presidente? «Non c'è stato nessun trabocchetto. Quello che ho detto voleva essere soltanto un'opinione di una ragazza di 23 anni. E non è niente di più di quello che tutti si chiedono». Che Scalfaro si dimetta? «Ma lei da giornalista non raccoglie ogni giorno le opinioni della gente? Non le sembra che sono in tanti a chiedere quello che detto da me ieri ha suscitato questo putiferio?». Ma c'è chi dice che lei abbia agito per conto di qualcun altro. Si dice di Comunione e liberazione. «Sono tutte storie. Ma quale Comunione e liberazione. Sono molto seccata, soprattutto con i telegiornali che mi hanno definito come lo strumento di qualcuno. Se proprio lo vuole sapere io sono di sinistra. Ho votato pds e Rutelli come sindaco». Però ha amici anche in Ci? «Certo. C'è qualcosa di male? Faccio vita universitaria e conosco e frequento tanta gente». Mi dica bene come è andata tutta la storia. Incominciamo da chi le ha chiesto di tenere il discorso. «Faccio parte della componente studentesca eletta al consiglio di amministrazione della Università. La segreteria del rettore mi ha contattato una decina di giorni fa per sapere se ero disponibi¬ le a fare un discorso per l'inaugurazione dell'anno accademico della terza Università. Io ho accettato e mi sono messa al lavoro insieme ai miei compagni». Chi sono? «Sono gli altri rappresentanti degli studenti al consiglio di amministrazione». Ma il discorso che lei ha presentato ufficialmente era diverso da quello che poi ha letto? «Sì. Ho aggiunto una coda, quella su Scalfaro appunto. Non la ho inserita in quello che ho presentato un po' di giorni fa in segreteria perché sapevo che me lo avrebbero censurato. Era già successo al mio amico Giovanni quando ha parlato alla messa di Natale per gli studenti davanti al Papa. Aveva presentato al vicariato un discorso che gli è sta¬ to restituito completamente stravolto. Lui poi si è impuntato. Ma io non volevo rischiare e ho usato un trucchetto». Quando le è venuto in mente di inserire nel suo intervento la parte in cui chiede a Scalfaro di andarsene? || «Mi è venuto in mente pochi giorni fa leggendo i giornali. Sia chiaro che io non ce l'ho con il Presidente. Anzi, lo stimo. E allora perché pensa che debba andarsene? «Perché credo che sia meglio per lui e per la chiarezza delle cose. Lui adesso si deve difendere da accuse gravi e io credo che se se ne va dal Quirinale si possa difendere meglio e soprattutto senza lo scudo della carica di Presidente della Repubblica». Le è piaciuta la replica di Scalfaro? «Lui mi ha detto che è rimasto al suo posto per non rimandare oltre la data delle elezioni. Ma adesso le Camere sono sciolte e quindi potrebbe dimettersi, no? Ma io capisco la sua posizione. Io-ero impreparata a quello che dovevo dirgli, lui è stato preso alla sprovvista e ha risposto come si è sentito di rispondere. Prima dello scioglimento delle Camere poi io non gli avrei mai chiesto una cosa del genere. Ma sia chiaro, lo voglio ripetere, io mi auguro, anzi credo che Scalfaro sia innocente. Ma la domanda resta. Penso che farebbe una bella figura se affrontasse questo periodo da uomo semplice. Il mio non voleva essere un attacco nei suoi confronti. E' stato un modo per fargli capire che i giovani vogliono giustizia e limpidezza». E adesso che farà? «Nulla. Anzi quello che ho sempre fatto, la studentessa. Io non mi aspettavo tutto questo putiferio. Spero solo cha agli esami i professori non mi facciano pagare quello che ho detto. Me ne mancano tre per laurearmi in lettere moderne, con una tesi su Pasolini. La mia è una famiglia semplice ma i miei genitori mi hanno fatto crescere con l'idea che lo studio e l'impegno sono importanti». Maria Cerbi Ha 23 anni, è vicina alla laurea «Non è vero che sono iscritta a CI volevo evitare le frasi scontate» || Francesca Marasco ha chiesto al capo dello Stato di dimettersi A destra, la studentessa nell'aula magna

Persone citate: Francesca Marasco, Pasolini, Rutelli, Scalfaro