Assassina a tredici anni per divertirsi

Assassina a tredici anni, per divertirsi Florida, spara con due amici a un tassista e alla polizia dice: non me ne importa nulla Assassina a tredici anni, per divertirsi UNEW YORK NA corsa in taxi a West Palm Beach, in Florida, sabato sera. Ci sono 6 dollari da pagare. I clienti non li hanno, o comunque non hanno voglia di sborsarli. L'autista sta per arrabbiarsi ma non ne ha il tempo: dal sedile posteriore spunta la canna di una pistola che si va a posare proprio sulla sua nuca. Parte un colpo e il conto è saldato. Uno di quegli episodi di ordinaria violenza così frequenti nelle città americane? Questo è speciale: la mano che ha premuto il grilletto appartiene a una bambina di tredici anni che frequenta la prima media e conduce una vita - forse non felice ma certamente non da delinquenza di strada - con la ma- dre. Il tassista, Yves Quettant di 39 anni, muore sul colpo. La bambina e i suoi due amici assieme ai quali era salita sul taxi si allontanano senza troppa fretta. Qualcuno li nota e poi lì descrive alla polizia. Vengono arrestati e lei racconta tutto. Ma non ci sono «crolli» nella sua confessione. Non era brilla, forse era in preda all'eccitazione del sabato sera ma non al punto da non sapere cosa facesse. Anzi lo sa talmente bene che spiega tutto per filo e per segno, senza mai alterare il tono della sua voce. «Non un pianto, non un rimorso», dice ancora sconvolto il sergente John English, che ha raccolto la deposizione della bambina. «In lei c'era solo una freddezza assoluta. Ha compiuto un omicidio a sangue freddo e la cosa non l'ha minimamente scalfita». Poco prima, quando era tornata a casa, era stato lo stesso con la madre. «Non mi ha detto nulla, non ha fatto il minimo accenno a qualcosa di insolito accadutole nella serata»; per lei era stata una serata di divertimento come altre, dice la donna. Quando sono venuti ad arrestare la figlia, lei l'ha accompagnata al posto di polizia convinta che di lì a poco l'equivoco sarebbe stato chiarito. Come poteva la sua bambina avere ucciso una persona e starsene così calma, sorridente e tranquilla? E invece ecco che al commissariato il sergente English non deve neanche essere particolarmente «stringente». La giovane assassina ammette tutto come se raccontasse un film: «Non me ne importa nulla». Solito discorso sulla facilità con cui chiunque in questo Paese può procurarsi un'arma? Solite considerazioni sulla «familiarità» con la violenza, per cui la soppressione di una vita cessa di costituire un «tabù»? Il sergente English non sa di queste cose. Fa il suo mestiere da dieci anni, ne ha viste tante, ma di fronte a questa bambina ha un solo commento: «Agghiacciante». Franco Pantareli;

Persone citate: Franco Pantareli, John English, Yves Quettant

Luoghi citati: Florida