La Stampa - Consultazione Archivio

Scoppio, 3 feriti nella tintorio Per la caldaietta del ferro da stiro Scoppio, 3 feriti nella tintorio Tre persone sono rimaste ustionate ieri mattina nello scoppio della caldaietta di un vecchio ferro da stiro a vapore. Il fatto è accaduto verso le 11,30 nel retro della lavanderia Centrosec di via Vibò 57/F. I feriti sono il titolare Giacomo Albano, 41 anni; la moglie Carla Desiderati, 43 anni, e la commessa Vittoria Valente, 32 anni, abitante a Montalenghe. Quest'ultima stava stirando nel retro del negozio, una stanza di quattro metri per quattro, con il ferro a vapore. D'improvviso per cause ancora da accertare, il rivestimento metallico della caldaietta si è squarciato e gli spruzzi di acqua calda hanno investito lei e gli Albano, danneggiando anche il retro del negozio. «Sembrava lo scoppio di una bomba - ricorda Domenico Vitrotti, uno dei primi soccorritori -. La porta del retro lavanderia, che dà sul cortile interno, è stata scaraventata a una decina di metri; dal negozio usciva una colonna di fumo nero». I tre feriti sono stati portati in ospedale: marito e moglie al Giovanni Bosco; la commessa al Maria Vittoria. All'uomo i sanitari hanno riscontrato ustioni al basso ventre e alle gambe; alla moglie lievi ustioni al volto guaribili in 7 giorni; la commessa guarirà in 20 giorni. Oltre ai vigili del fuoco e alle ambulanze, sul luogo dell'incidente sono arrivati anche i carabinieri della compagnia Oltredora. A loro il compito di accertare cause ed eventuali responsabilità nello scoppio. Vittoria Valente, interrogata dopo le medicazioni, ha sostenuto che non lavorava nel negozio e che era soltanto passata a trovare degli amici. Una tesi in contrasto con quanto dichiarato ai carabinieri da molti altri negozianti e clienti. Così al termine dei primi accertamenti la lavanderia è stata messa sotto sequestro; si attende ora un nuovo sopralluogo, stavolta da parte del magistrato. Il negozio danneggiato. Sopra Domenico Vrtrotti Il negozio danneggiato. Sopra Domenico Vrtrotti