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Spese per ponteggio e ritinteggiatura SAPER SPENDERE Spese per ponteggio e ritinteggiatura RISTRUTTURARE o ritinteggiare la facciata di un condominio è fonte di conflittualità. Un po' perché la spesa è elevata e molti tendono a rinviare, un po' perché quasi sempre ocorre un ponteggio e questo, oltre ad aumentare i costi, è complice dei ladri. Un anonimo lettore di Santena pone il problema: «Vorrei conoscere il criterio di ripartizione delle spese per il ponteggio, che sono parte rilevante del costo totale per il rifacimento della facciata e altre opere di straordinaria manutenzione necessarie nel nostro condominio». E da Torino M. F. domanda: «In quale misura gli inquilini di uno stabile devono partecipare alle spese di restauro esterno, tinteggiatura persiane, ripristino balconi, rifacimento completo delle fiancate e del tetto?». Sostiene l'avvocato Lorenzo Profeta: «Il ponteggio è in funzione del rifacimento della facciata, quindi la relativa spesa va ripartita tra i condomini nello stesso modo in cui è prevista la ripartizione della spesa della facciata stessa; ponteggio e facciata sono, in pratica, un tutt'uno. Secondo una giurisprudenza ormai consolidata i balconi costituiscono parte integrante della facciata contribuendo all'estetica dell'edificio. Ne deriva che la manutenzione dei relativi frontalini o cornicioni e dell'intonaco esterno delle balaustre deve essere posta a carico di tutti i condomini e lo stesso vale per le persiane esterne (ad esempio, sentenza Cassazione N. 4755 del '77). Questo vale soprattutto se il regolamento di condominio tace su questo punto. «E' vero che i balconi non sono indicati come facenti parte delle cose comuni (non sono per la verità quasi mai citati), ma è anche vero che anche se proprietà esclusiva dei singoli condomini, la loro parte esterna è inerente alla facciata e concorre con questa al decoro architettonico che costituisce bene comune economicamente valutabile (senza dubbio contribuiscono alla valorizzazione dell'intero immobile e delle sue singole porzioni) e che, in quan¬ to tale, è automaticamente tutelato dall'articolo 1120, 2° comma, del codice civile. Non importa che i balconi siano di proprietà esclusiva, una volta accertata la loro funzione estetica e decorativa. «Conseguenza: l'assemblea condominiale può legittimamente deliberare anche le spese di manutenzione straordinarie di frontalini e cornicioni, di ringhiere e balaustre, ponendole a carico di tutti i condomini come spese di quel bene comune che è la facciata. Le spese vanno ripartite tra tutti i condomini in base ai millesimi di ciascuno». In quanto agli inquilini, soltanto se si tratta di manutenzione straordinaria e lavori di rilevante entità, si può richiedere loro un aumento del canone di locazione pari all'interesse del 10% annuo sulla spesa sostenuta. Da Savona Temistocle Speranza vorrebbe avere qualche ricetta per conservare fagioli verdi e fagiolini. I consigli sono del professor Mario Sobbia dell'Istituto alberghiero di Torino. Fagioli sott'olio: togliere dal baccello i fagioli freschi (ne servono due chili); eliminare quelli ammaccati o con pellicola rotta, mettere in una pentola piena di acqua fredda e portare a bollore. Aggiungere sale, foglie di salvia e lauro, uno spicchio d'aglio, grani di pepe. A cottura, scolare e lasciare asciugare su un canovaccio. Sistemare nei vasi e coprire con olio d'oliva. Controllare dopo 23 giorni: l'olio deve essere di un centimetro sopra i fagioli. Conservare al fresco, in luogo buio. Fagiolini sott'aceto: spuntare due chili di fagiolini verdi, buttare in acqua salata a bollore. Appena cotti (molto al dente), scolare e asciugare su un canovaccio. Disporre nei vasi con grani di pepe, foglie di basilico e alloro. Bollire aceto rosso con zucchero (30 gr di zucchero per ogni litro). A bollore spegnere la fiamma e lasciare raffreddare. Versare sui fagiolini, chiudere ermeticamente. Se si vuole un prodotto meno acidulo, aggiungere a un litro di aceto mezzo litro di vino bianco secco. Simonetta