Erede di miliardi con firma falsa

Erede di miliardi con firma falsa Condannato il re della casbah Erede di miliardi con firma falsa Nuova disavventura giudiziaria e terza condanna per Mariano Geraci, 62 anni, il re della Casbah, com'è ormai soprannominato dagli extracomunitari ai quali affitta stanze e soffitte in vecchi stabili. Ieri mattina, Geraci è comparso davanti ai giudici accusato di falso testamento, violazione di domicilio e dei sigilli apposti all'alloggio dal curatore di un'eredità. Vittime di turno, gli eredi di Albina Marazzo, una ricca signora di Bianzè, ai quali la donna aveva lasciato morendo nell'89 beni per decine di miliardi, compresi molti alloggi a Torino. A tre anni dalla morte della Marazzo, il Geraci ha fatto registrare un testamento olografo che lo nominava erede universale della defunta. Con quel documento si è presentato in corso Marconi, ha rotto i sigilli e ha messo in vendita l'alloggio per 550 milioni con un'inserzione apparsa su La Stampa il 27 ottobre del '91. L'annuncio non è sfuggito al curatore dell'eredità, avvocato Piero Albero, che ha scoperto che a gestire l'affare era un agente di una società immobiliare in Largo Cibrario 10. A pochi isolati di distanza, in via Cibrario 20, abita Mariano Geraci. Il curatore ha denunciato che il testamento era falso: anche a occhio nudo risultava scritto da una mano diversa da quella della defunta. Ieri il tribunale ha inflitto al Geraci due anni e due mesi di carcere. Se la sentenza sarà confermata negli altri gradi di giudizio, Geraci rischia la galera. Il suo conto con la giustizia ha ormai abbondantemente superato i limiti dei due anni per la sospensione condizionale della pena. La prima condanna, a sei mesi di reclusione, gli è stata inflitta dal pretore nel '92: truffa e esercizio abusivo della professione di affittacamere. Il 13 aprile del '93 Geraci è finito sul banco degli imputati per un reato più grave: circonvenzione di incapace. Aveva approfittato di un invalido civile, Mario Berni, 61 anni, spillandogli 12 milioni, dando in cambio assegni che finivano protestati: è stato condannato a un anno e mezzo. Il 5 novembre è scattata contro di lui l'ennesima denuncia di un marocchino, Mohammed Benbiga, al quale Geraci aveva affittato una stanza per 150 mila lire al mese. «Ad agosto sono andato in Marocco. Al ritorno ho scoperto che Geraci aveva affittato la mia stanza ad un connazionale», [c. cer.] Terza condanna peril «re delta casbah» Mariano Geraci soprannominato cosi dagli extracomunitari ai quali affitta Wm stanze - 1 e soffitte 111! IP

Luoghi citati: Bianzè, Marocco, Torino