Tomba, febbre da ansia
Tomba, febbre da ansia Tomba, febbre da ansia Ma stamane scende in pista nel gigante di Crans Montana CRANS MONTANA DAL NOSTRO INVIATO Alberto Tomba, per tanti versi, ha cominciato il suo viaggio nella memoria. Sulla strada di Olimpia, massimo traguardo, eccolo qui a Crans Montana nell'ultimo gigante prima dei Giochi e sull'ultima neve che l'ha visto vincitore nella specialità. Sono passati ventidue mesi e Tomba, dopo l'oro e l'argento di Albertville, chiuse con il nono sigillo in Coppa una stagione trionfale. Bei tempi. Adesso fra i pali larghi Alberto soffre e annaspa, frenato nella mente, e dunque anche nei muscoli, da un sacco di pensieri bui. Il terzo posto di Kitzbuehel dovrebbe avergli regalato un po' di serenità: solo che i problemi non sono in speciale, ma in gigante dove manca soprattutto la convinzione. Su sei prove finora disputate ne ha portate alla fine solo la metà. E' arrivato due volte secondo, è vero, però è uscito nelle ultime due, cadendo a Kranjska Gora e gettando la spugna a Hinterstoder dopo aver ottenuto il 21° posto, una miseria. «Se la gara sarà regolare, se la pista saiii ben lavorata come è sempre successo in passato, credo che farò la mia parte» ha detto Alberto ritornando con il pensiero, mica poteva farne a meno, al luogo del delitto. Proprio qui, oltre all'ultima vittoria in gigante, Alberto ha infatti ottenuto anche il primo successo della sua luminosa carriera conqui- stando il bronzo fra i pah larghi ai mondiali del 1987. Il viaggio nella memoria, per la verità, l'ha cominciato bene, evitandosi la faticaccia di guidare da Kitzbuehel a Crans Montana (800 chilometri): ha preso un elicottero fino a Innsbruck e poi un aereo privato fino a Sion. Però durante la notte di domenica ha avuto un poco di febbre, giusto per non perdere l'abitudine alle piccole seccature. Botte in allenamento, mal di testa, disagi fisici, è stata una settimana difficile: può darsi che abbia contribuito anche l'ansia. In ogni caso, ieri Alberto ha sciato e ha fatto ginnastica: a meno di improbabili peggioramenti, sarà regolarmente al cancelletto di partenza della pista Nationale, prima manche tracciata da Gustavo Thoeni. «Una gara classica» ha detto ancora Alberto. «Il feeling con il posto c'è, quella che manca è la condizione mentale che invece esiste in slalom». A Crans Montana il tempo è alquanto capriccioso. Un po' di neve, qualche nube bassa, le condizioni che non piacciono ad Alberto. Me le previsioni promettono un miglioramento e la pista, a quanto dicono gli esperti, è in condizioni perfette. Tomba, comunque, dovrà soprattutto guardarsi dagli avversari, che sono tanti e forti: Aamodt, in gran forma, Mayer, Nyberg, Von Gruenigen, Barnessoi, e la lista continua, speriamo comprenda anche Belfrond, l'azzurro che precede addirittura Tomba nella classifica di gigante. Ma il più pericoloso ci sembra Steve Locher, che è vallese e gioca in casa. Locher ha già battuto Alberto in Alta Badia, sarebbe bello che si ripetesse la sfida. Cario Coscia La diciottenne slovena Dovzan (sinistra) e la Wiberg, una sorpresa e una conferma Deborah Compagnoni, I Sa sabato a I "65 dalla vincitrice, 83 ieri a 29 centesimi dalle prime
Luoghi citati: Alta Badia, Innsbruck, Kranjska Gora
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