Piano piano Deborah cresce di Cristiano Chiavegato
Ottava nel superG di Cortina vinto a pari merito da Wiberg e Dovzan Ottava nel superG di Cortina vinto a pari merito da Wiberg e Dovzan Piano piano, Deborah cresce Compagnoni staccata di soli 29/100 Ha sci poco adatti per la velocità? CORTINA DAL NOSTRO INVIATO Slovenia castigamatti nello sci femminile. Dopo aver tolto il successo alla nostra Bini Perez per sei centesimi a Flachau con Katja Koren scesa con il pettorare numero 66, ieri la ritrovata nazionale slava ha centrato un altro colpo a sorpresa. Ma questa volta la giovanissima Alenka Dovzan (numero 28) è riuscita soltanto a pareggiare i conti con Perniila Wiberg, che già festeggiava la vittoria al traguardo. Le due atlete, infatti, sono state classificate ex-aequo, con lo stesso tempo e hanno diviso anche i 12 mila franchi svizzeri del primo premio. Non è la prima volta che una gara di Coppa finisce in parità. Nel passato in quattro occasioni era capitata la stessa cosa: una discesa a Sestriere nel '67 fra Giustina Demetz e Marielle Goitschel, una libera a Kitzbuehel nel '78 fra Ferstl e Walcher, un SuperG a Furano '85 (Mahrer e Lee) e più recentemente (1987) fra Schneider e Walliser a Serajevo. Ma è anche il risultato dì un SuperG tiratissimo, che alla fine ha visto le prime dieci comprese in 47 centesimi. Il discesista azzurro Kristian Ghedina, che ha fatto da apripista, si è fatto rifilare mezzo secondo di distacco. «E sono andato a balla - ha dichiarato sbigottito - queste donne vanno proprio forte». Nella battaglia sul fazzoletto, Deborah Compagnoni se l'è cavata piuttosto bene, con l'ottavo posto a 29 centesimi dalle vincitrici. Non troppo brillante Bibi Perez (undicesima) a conferma che la ragazza di Vipiteno in questo momento è più discesista che slalomista. Ottima invece la giovane Isolde Kostner, diciannovesima con un finale in crescendo. Debby ha sciato in modo perfetto, non ha commesso errori evidenti, ma ha perso soprattutto in partenza e nella parte conclusiva del tracciato. La valtellinese non ha cercato scuse, contenta più del risultato cronometrico che del piazzamento. Lei non può lanciare accuse, ma appare abbastanza evidente che non dispone di sci molto validi per quanto riguarda lo scorrimento e la velocità. Ha infatti ottenuto il terzo miglior tempo nella parte più tecnica e difficile del tracciato, rimanendo staccata quando si trattava soltanto di scivolare a valle, mantenendo la miglior traiettoria. «Sono abbastanza soddisfatta - ha detto - dopo il quindicesimo posto di venerdì e il distacco che mi ero presa. Ma posso ancora migliorare». Intanto nella Coppa la svedese Perniila Wiberg ha conquistato altri punti preziosi e ha staccato ulteriormente Anita Wachter (5a) e Vreni Schneider (24a). La piccola «ercolina» scandinava è alla sua prima affermazione in SuperG - ne ha disputati cinque in tutta la carriera -, ottenuta «dopo due giorni di allenamenti nella specialità e cinque per la discesa». Ma ha anche detto che alla Coppa penserà solo dopo le Olimpiadi di Lillehammer. Ai Giochi punta anche Alenka Dovzan, la felicissima slovena che ha diviso il gradino più alto del podio con la Wiberg, davanti alla annichilita Ulrike Maier, staccata di 4 centesimi. La protagonista della sorpresa di ieri non ha ancora 18 anni: li compirà l'I 1 febbraio, proprio nel giorno dell'inaugurazione dei Giochi. E' nata a Mojstrana, una cittadina ai piedi del monte Triglav, il più alto della Slovenia, che ha dato i natali anche allo slalomista Jore Kosir, altro fenomeno in ascesa. Alenka aveva cominciato con la ginnastica artistica. Ed era anche bravina. Ma si è presto resa conto che lo sci le avrebbe offerto maggiori possibilità, anche di guadagno. Ora, insieme al resto del circo bianco, parte per gareggiare in casa. Da venerdì a domenica, infatti, le ostilità riprenderanno a Maribor, con un programma che comprende un gigante e due slalom (uno di recupero). Tre gare nelle quali anche la Compagnoni spera di raccogliere qualcosa. Cristiano Chiavegato
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