Sacchi porta l'Italia nel bunker

Poli, come dribblare la moglie NAZIONALE Verso Usa 94: il Ciocco piace al et, che vuol difendere la privacy azzurra Sacchi porta l'Italia nel bunker «Ilposto è bello, ma deciderà anche Matarrese» IL CIOCCO. Cercasi ritiro-bunker. Inaccessibile, solitario e silenzioso come un convento. Lontano dalla folla, dalle tentazioni. Giocatori come fraticelli. Con un unico pensiero in testa: il Mondiale. Questo chiede Sacchi per preparare la Nazionale per la kermesse americana. La caccia è cominciata da giorni. E Arrigo ha fatto sosta al Ciocco, centro turistico della Garfagnana (500 metri d'altitudine). Un sopralluogo (il primo fatto di persona) durato mezza giornata, in compagnia del segretario Pica, di Carmignani e Ancelotti, dei medici Zeppilh e Ferretti, del massaggiatore Bozzetti, dell'addetto stampa Balducci. Manca soltanto il preparatore Pincolini. Il et azzurro, accompagnato al campo in jeep per via della neve, ha voluto vedere impianti sportivi, camere, ambulatori. Alla fine si è detto favorevolmente impressionato: «Il posto è bello, ma non spetta solo a me decidere. Ne parlerò con Matarrese e Ranucci». Niente di più. E nemmeno una parola sui nuovi convocati Torricelli e Cappioli. Annuncia che entro una settimana sarà presa la decisione sulla scelta del ritiro che dovrebbe ospitare la prima parte della preparazione, dal 10 al 23 maggio (ma la Federazione non esclude proroghe per evitare traumatici spostamenti alla carovana azzurra). Il luogo gli piace, ha molti dei requisiti che cerca: verde, attrezzature, pace. E siccome vuole un ritiro-bunker ecco la richiesta: requisire i 2000 ettari della tenuta, bloccare i 1044 posti letto del Centro (nonostante il gruppo azzurro, fra giocatori e staff, non superi le 50 unità) per impedire la presenza di stampa, tifosi, indesiderati. Guai chi disturba la Nazionale! Ecco perché gli si sono illuminati gli occhi quando ha visto non tanto il paesaggio, quanto le sbarre che vietano l'accesso. Una sorta di posto di blocco. Non solo. Sacchi ha già avanzato ai responsabili del Centro altre richieste, a conferma del gradimento dell'oasi lucchese; modifiche al campo situato a 800 metri (più grande del normale, quindi da rimpicciolire), rinfrescata agli spogliatoi, installazione della gabbia dentro il maneggio coperto. Lavori e investimenti che i titolari (la famiglia Marcucci) sono pronti ad accollarsi, anche se la presenza della Nazionale, pur assai utile per un ritorno d'immagine, rischia di condizionare il volume di entrate (per i prossimi mesi sono attese al Ciocco la Nazionale russa, alcune squadre svizzere e giapponesi e il Goteborg) e di presenze (76 mila nel '93, tra ritiri sportivi, congressi e sfilate di moda). Brunella Ciullini

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