Doll come dribblare la moglie

Sport LAZIO mm. L'aria di Roma è dolce per i tedeschi; dopo Voeller, un altro «caso» Poli, come dribblare la moglie «Ma non ho rapito mia figlia, tornerà a casa» ROMA. «Moglie e buoi dei paesi tuoi», bel proverbio anche se non vale per i calciatori tedeschi in Italia. La «crisi» di Doli, i viaggi in Germania, le difficoltà con la sua Nazionale, trovano una spiegazione in un altro proverbio: «cherchez la femme». In questo caso la moglie che lo tradisce. E poi Antonella, ragazza greca che ha conquistato fl suo cuore. Quella di Doli è una storia che si ripete, qualche anno fa Voeller (Roma) mandò in pezzi il matrimonio. Rispedì in Germania la moglie Angela per la ragazza della porta accanto, Sabrina (26 anni) che gli ha dato un figlio, Kevin. Risolse tutto senza clamore e in campo si comportò alla grande con somma gioia dell'allora presidente Viola, che commentò: «Magari si innamorassero tutti». Per Doli solo guai. Persa la Nazionale, bloccato da una pubalgia e riserva di Gascoigne, è in lite giudiziaria per soldi e per la figlioletta Denise. La moglie lo accusa di averle rapito la figlia e chiede un assegno di 18 milioni al mese. Bionda, 27 anni, non alta, molto carina, la donna racconta che il menage romano costava 50 milioni al mese, ovvie quindi le sue richieste. Doli strabuzza gli occhi e dimentica di essere un gentiluomo: «Le verso quattro milioni al mese, cosa vuole? Lei racconta solo bugie per avere altri soldi. Il matrimonio è naufragato da tempo perché mi tradiva. Ero in ritiro con la Nazionale quando un amico mi aprì gli occhi. Son scappato dall'albergo e ho scoperto che era tutto vero. E Vogts, cui ho raccontato tutto, m'ha messo da parte». E Denise, 5 anni, come prende tutto questo? «Per la bambina è un trauma. Nei giorni scorsi ero in Germania dal dottor Hartmann e ho potuto passare più tempo con lei. Piange spesso, la madre me la mette contro, le parla male di me. Lo capisco dai suoi disegni: mi raffigura senza braccia, senza testa... Quando stavo per partire è scoppiata in lacrime e allora ho deciso di portarla a Roma per qualche giorno. Macché rapimento! Denise soffre, Sina la sera se ne va in discoteca e lascia la bimba con la nonna, che beve molto». Ma che cosa ha intenzione di fare? Restituirà la piccola alla madre? «Quando e se Denise vorrà, allora la farò rientrare in Germania. Tranquilli, il polverone, il fango sollevato da Sina hanno soltanto uno scopo, quello di ottenere più soldi. Io voglio salvare Denise, voglio che viva qui con me e con Antonella, ho già avviato le pratiche per l'affidamento. Vanno di pari passo con gli atti per il divorzio. Spero di non parlar più di questa storia e che il '94 sia un anno più fortunato. Di guai ne ho avuti troppi». Piero Serantoni

Persone citate: Bionda, Gascoigne, Hartmann, Piero Serantoni, Tranquilli, Voeller

Luoghi citati: Germania, Italia, Roma