Crisi tessile

Crisi tessile Crisi tessile RobediKappa passa di mano? TORINO. Futuro incerto per il Maglificio e Calzificio Torinese, 240 dipendenti e 600 sparsi nell'indotto, noto per i marchi Robe di Kappa e Jesus. La società ha avviato le procedure per opporsi in sede legale alla sentenza di fallimento emessa dal tribunale di Torino. Con la motivazione di voler difendere le prospettive di risanamento dell'azienda, il presidente del gruppo, Edoardo Vitale, ha rassegnato ieri le dimissioni da presidente dell'Unione industriale di Alessandria. «La nostra non è un'azienda de¬ cotta - ha commentato il direttore generale dell'Mct Giacomo Lombardo - e lo dimostra il fatto che oggi doveva pervenirci la prima tranche da un milione di dollari di un'operazione di vendita all'estero del marchio Robe di Kappa attraverso un partner statunitense». Secondo quanto si è appreso dal curatore fallimentare Enrico Stasi i debiti ammontano a 80 miliardi. Stasi ha, inoltre, precisato che si sono già fatti avanti dei potenziali acquirenti. Le organizzazioni sindacali chiedono che venga trovata una soluzione che mantenga la produzione. Il fallimento interessa le attività industriali, non quelle commerciali (la rete di negozi e lo spaccio di via Foggia a Torino) e neppure le società del gruppo che hanno sede a Carpi (Modena) e a Padova. I dipendenti non ricevono da due mesi lo stipendio e hanno avuto solo metà tredicesima.

Persone citate: Enrico Stasi, Giacomo Lombardo, Stasi

Luoghi citati: Alessandria, Carpi, Modena, Padova, Torino