Zeffirelli fa la pace con la Juve di Aldo Biscardi

Zeffirelli fa la pace con la Juve Dopo 3 anni di «guerra» chiede scusa e dà 20 milioni in beneficenza Zeffirelli fa la pace con la Juve CROLLA anche la prima repubblica del pallone. Nel quadro di generale revisione storica e ideologica, s'inserisce una notizia che Aldo Biscardi non esiterebbe a definire sgup. Franco Zeffirelli ha chiesto scusa alla Juventus. In un toccante comunicato, il regista toscano, gran tifoso della Fiorentina, si dimette tuttavia dalla guida del fronte nazionale antibianconero. «Riconosco che la Juventus contribuisce non poco allo spettacolo calcistico, rispettandone sportivamente le regole», arriva a dire Zeffirelli. E conclude: «La società bianconera ha dato e dà lustro al calcio italiano». Zeffirelli ha anche accettato di versare venti milioni alla società bianconera, che li devolverà alla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro presieduta da Allegra Agnelli. In seguito all'abiura, la Juve ha ritirato la querela presentata due anni fa per un'intervista a la Repubblica («Zeffirelli, parole da ultra»). Sullo slancio, l'autore del «Gesù» televisivo chiede scusa anche alle «vittime dell'Heysel»: «Nego nel modo più categorico di avere mai giustificato tale vicenda - sostiene ora -, così come il comportamento di quei tifosi che strumentalizzano -fella tragedia». All'epoca, due dimi fa, aveva dichiarato: «Giustifico i tifosi della curva quando contano i morti dell'Heysel». Non si hanno notizie su eventuali ripensamenti del regista a proposito dell'odio per femministe, laici e sinistre in generale; che insieme all'idiosincrasia per i colori bianconeri costituiva il nocciolo dello Zeffirelli-pensiero. Finisce così in gloria, con una bella pace da Processo - con la p maiuscola - una guerra di religione che per decenni ha diviso l'Italia dei palloni. Secondo gli ottimisti, un edificante segnale dallo sport di ritorno alla civiltà. Secondo i pessimisti, la conferma che la proverbiale rissosità nostrana ha abbandonato le curve degli stadi, e anche quelle che impropriamente vengono dette «tribune vip», per invadere altri e più fertili terreni (politica, televisione, giornali ecc). Se così fosse, rimane comunque la speranza che entro due anni tutto possa finire per il meglio. Da qui al '96 si può, per esempio, ipotizzare la seguente reazione a catena. Fede chiede scusa a Montanelli, Montanelli alle femministe, le femministe a Sgarbi, Sgarbi all'«analfabeta» Di Pietro (o l'ha già fatto?), Di Pietro al Devoto-Oli, il Devoto-Oli a Craxi, Craxi al Paese... Curzio Maltese

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