Splendida rassegna all'Albertina

Splendida rassegna all'Albertina Splendida rassegna all'Albertina E Vienna sfodera le più belle matite di Francia con i capricci di Callot e i paesaggi di Poussin VIENNA ENTRE per noi si tratta quasi sempre di eccezioni, all'estero le mostre di disegni hanno una autorità e un carisma ormai assicurato. Impressionante il peso dei disegni francesi, che l'Accademia Albertina di Vienna può vantare, come dimostra un faraonico volume di oltre 800 pagine, coordinato dal suo direttore Konrad Oberhuber. Più che un catalogo della ben concertata mostra aperta in questi giorni all'Albertina, che dà solo un panoramico riepilogo di questo invidiabile patrimonio. Partendo dai portentosi ritratti «borghesi» di Lagneau e della bottega di Clouet, prodigi crudeli di esattezza fiamminga ma anche stemperati dall'inconfondibile idioma della dolce Francia, per arrivare sino alle eleganze quasi neoclassiche e decorative di un Le Brun o alle estenuate architetture corporee di un Bourdon. Ma nel frattempo, in questo rapinoso pellegrinaggio, c'è il tempo di soffermarsi anche presso i caravaggismi depurati di un Vouet o le anatomie classicheggianti di un Perrier, d'incrociare le austerità liturgiche di un Philippe de Champaigne o le verità aspre di Mellan e dei Le Nain, infine d'imbattersi nei capricci nervosi di Callot e di Bellange. Splendidi, infine, i mitologici paesaggi di Poussin e quelli smagriti di presenze umane di Claude Lorrain. [m. vali.] - tw»^" z *- "'ititi

Luoghi citati: Francia, Vienna