Per la lira un esame «politico»

Cambi e mercati Cambi e mercati Per la lira un esame «politico» ROMA. Un mercato attento agli sviluppi della situzione politica in Italia e in attesa di prossimi allentamenti del costo del denaro in Europa sarà il banco di prova della lira nella prossima settimana. Punti focali di interesse, confermati dai rapporti e dalle previsioni settimanali degli analisti, sono il «dopo-scioglimento» delle Camere con la data ufficiale delle elezioni e l'appuntamento di giovedì prossimo con la Bundesbank dalla quale si spera in un segnale positivo sui tassi di interesse. La divisa italiana si presenterà a questi appuntamenti un po' indebolita dalle ultime vicende politiche culminate nella scorsa ottava nelle dimissioni del governo Ciampi e nella fine della XI legislatura. Le ultime rilevazioni di Bankitalia ne hanno «fotografato» il cambio a 976,24 lire per marco e 1711,83 lire per dollaro contro le 973,05 lire e 1695,83 lire del giorno prima e contro le 977,35 lire e 1700,58 lire della precedente chiusura di ottava. La persistente debolezza del marco ha aiutato la divisa italiana a mantenere pressoché stabile il cambio contro la divisa tedesca, mentre al contrario una fortissima performance del dollaro ne ha trascinato il cambio ai livelli di inizio dicembre quando un dollaro costava più di 1720 Iure. «Il focus dei mercati finanziari nel breve termine - si legge nell'analisi valutaria settimanale sull'Italia della Paribas Capital Markets di Londra - resta quello politico. Ma di non minore interesse sarà l'andamento di gennaio dell'inflazione dato il suo impatto sulla politica monetaria». Particolare attenzione infatti il mercato riverserà sui dati preliminari dei prezzi al consumo, su quelli alla produzione e delle vendite all'ingrosso, attesi prima della fine del mese. Il nesso tra andamento dei prezzi e scelte di politica monetaria da parte della Banca d'Italia si colloca inoltre in concomitanza con la riunione quindicinale della Bundesbank (giovedì 20) dalla quale comunque non ci si aspetta decisioni rilevanti. A raffreddare le speranze del mercato venerdì è intervenuto il presidente della Banca centrale, Hans Tietmeyer, che ha ribadito l'invariabilità della politica monetaria dell'istituto, soprattutto alla luce di un marco sofferente. «Ma anche se non arriveranno segnali dalla Bundesbank - spiega James Mitchell della Deutsche Bank Research di Londra - il mercato sa che il trend dei tassi è in discesa. Questo continuerà a favorire il dollaro nel breve termine». Per quanto riguarda la divisa Usa la settimana uscente ha indicato senza mezzi termini la sensibilità della valuta statunitense alle buone notizie provenienti dal fronte economico ma con ancora qualche incertezza sulla possibilità di un ritorno inflazionistico accompagnato da una risalita dei tassi di interesse.

Persone citate: Ciampi, Hans Tietmeyer, James Mitchell

Luoghi citati: Europa, Italia, Londra, Roma, Usa