Uccide moglie e figlio, poi si spara

Uccide moglie e figlio, poi si spara Ha lasciato un biglietto per i parenti: «Rimarremo uniti per sempre» Uccide moglie e figlio, poi si spara Lodi, l'uomo credeva di essere gravemente malato LODI. Tragedia della follia in una villetta vicino a Lodi. Un elettrotecnico di 39 anni, Eugenio Marazzina, ha ucciso la moglie di 30 anni e la figlia di 6 con due colpi di pistola e poi si è suicidato. La tragedia si è consumata l'altra notte a Massalengo, un centro di circa tremila abitanti che sorge a sette chilometri da Lodi. Eugenio Marazzina, dopo aver scritto su un piccolo foglio un messaggio destinato ai parenti («Rimarremo uniti {>er sempre»), ha impugnato a pistola, una Beretta calibro 9 per tiro a segno, e ha sparato a Charlin, 6 anni, e alla moglie, Isabelle Belair, 30 anni, estetista originaria di Parigi. Quindi si è tolto la vita sparandosi un colpo alla fronte. L'arma è risultata in seguito regolarmente denunciata. I tre cadaveri sono stati scoperti soltanto nel tardo pomeriggio di domenica da un fratello di Eugenio Marazzina, Giuseppe, che vive a Bagnolo Cremasco. L'uomo si era allarmato non avendo visto il fratello, com'era abitudine ogni domenica, alla funzione religiosa in parrocchia. Dopo aver telefonato ripetutamente, Giuseppe Marazzina ha recuperato un mazzo di chiavi a casa della madre e ha raggiunto la villetta in via IV Novembre 12, accompagnato da due sorelle. Salito al primo piano della casa, la macabra scoperta: la bambina era sul letto dei genitori, il fratello e la donna a pochi passi di distanza, stesi a terra. Sono intervenuti immediatamente i carabinieri di Lodi, che hanno disposto il trasporto delle salme all'obitorio presso l'ospedale maggiore della città. Nella villetta ha compiuto un sopralluogo anche il procuratore della Repubblica di Lodi, che ha avviato le indagini sul dramma familiare. Inspiegabili le ragioni che hanno portato l'uomo a compiere il duplice omicidio e poi a togliersi la vita. La convivenza della famiglia Marazzina era del tutto normale, non sussistevano motivi di gelosia. L'unica ipotesi formulata nasce dal fatto che, due anni fa, l'elettrotecnico lodigiano era stato visitato da un medico che gli aveva diagnosticato un sospetto tumore. La malattia però non sembrava grave. Soltanto nelle ultime settimane Eugenio Marazzina, ritornato da un viaggio con la famiglia in Francia (aveva trascorso le festività natalizie nell'abitazione dei suoceri a Parigi), era parso profondamente turbato e preoccupato. [p. g. c.1

Persone citate: Beretta, Eugenio Marazzina, Giuseppe Marazzina, Isabelle Belair, Marazzina

Luoghi citati: Bagnolo Cremasco, Francia, Lodi, Massalengo, Parigi