I'Italia al voto il 27 marzo di R. Masci

Scalfaro scioglie le Camere: «La parola agli elettori». Governo: dimissioni respinte Scalfaro scioglie le Camere: «La parola agli elettori». Governo: dimissioni respinte I/Italia al voto il 27 marzo La rabbia degli ebrei, Ciampi chiede scusa ROMA. Si vota il 27 marzo. «E' stata una scelta dolorosa - ha detto Ciampi, riferendosi alla coincidenza con la Pasqua ebraica - ma non avevamo scelte». Al termine del Consiglio dei ministri, che ha anche scelto la data del 15 aprile prossimo per la prima riunione delle nuove Camere, il presidente del Consiglio si è recato al Quirinale, dove il Capo dello Stato ha respinto le dimissioni del governo. L'esecutivo resta in carica con pieni poteri. In mattinata, Scalfaro aveva sciolto le Camere: «La parola passa agli elettori». Sceso dal Colle, Ciampi si è recato personalmente a casa del rabbino capo di Roma Elio Taoff per spiegare i motivi che hanno imposto all'esecutivo di fissare al 27 marzo la consultazione elettorale e per presentare le sue «scuse». «Consulteremo i nostri giuristi, poi vedremo», ha replicato Toaff. Davanti alla casa del rabbino, un gruppo di manifestanti radicali ha accolto Ciampi al grido di «vergogna» e «salviamo i referendum». R. Masci, P. Franz, A. Rapisarda e E. Singer ALLE PAGINE 2 e 3 I Presidente Oscar Luigi Scalfaro

Persone citate: A. Rapisarda, Ciampi, E. Singer, Oscar Luigi Scalfaro, Scalfaro, Toaff

Luoghi citati: Italia, Roma