«Mago ci hai illusi dacci 30 milioni» di Angelo Conti

Tentano estorsione con minacce di morte per telefono: in carcere un uomo e una donna Tentano estorsione con minacce di morte per telefono: in carcere un uomo e una donna «Mago, ci hai illusi, dacci 30 milioni» Ma all'appuntamento li attendevano i carabinieri Un coppia voleva estorcere 30 milioni ad un mago iettatore, quale contropartita delle false illusioni che aveva alimentato. Ma ha trovato ad attenderla i carabinieri della compagnia San Carlo che hanno sventato l'azione. Giusy Venuto, 29 anni, di Paterno, domicilio a Torino in corso Siracusa 40 e Michele Bortone, 38 anni, di Lecce, residente a Grugliasco, via Olevano 33/4, sono stati arrestati per tentata estorsione. Il mago, Alberto Di Maio, 65 anni, è sfuggito all'estorsione, ma ha altri guai: dovrà presto presentarsi anche lui al magistrato, perché deve rispondere di «esercizio abusivo della professione medica». E' personaggio già noto alle cronache per gli esorbitanti prezzi (sino a 2 milioni) delle sue pozioni («a base di polvere d'oro») utili a curare ogni tipo di malattia. L'8 gennaio la prima telefonata. «Ci hai fatto troppo male, ci sei costato troppo e ci hai dato solo illusioni - dice una voce femminile - adesso devi pagare. Vogliamo 30 milioni. Se no mo- tirai». Il Di Maio non dà peso alla telefonata, ma le minacce continuano e coinvolgono la giovane moglie e i parenti. A questo punto il mago decide di interpellare il capitano Marco Turchi. La previsione dell'ufficiale è molto chiara: «Se ci darà una mano, arresteremo chi tenta di estorcerle denaro. Prosegua la trattativa». Il Di Maio riesce a far scendere la richiesta a 15 milioni, poi dà l'appuntamento per la consegna. Ma forse per la paura dimentica di avvertire i carabinieri: conse¬ gna il pacco con carta straccia anziché soldi senza che i militari possano intervenire. La reazione dei malviventi è violenta: «Sei un uomo morto». Il mago tenta una difesa: «Non mi fidavo, era solo una prova». Ottiene un secondo appuntamento, via Peyron angolo via Cassini. Qui, l'altro ieri alle 19, lascia un pacco con il denaro (anche questa volta fasullo) in un cestino dei rifiuti. Dopo due ore si presentano due persone, un uomo e una donna: prendono il pacco con aria furtiva, subito si allontanano. Ma fatti pochi metri, sono bloccati dai carabinieri, che li attendevano appollaiati su un ponteggio. La donna nega, ma l'uomo ammette (anche perché sull'auto, parcheggiata poco lontano, ha ancora le «banconote» del primo pagamento). Nell'appartamento della Venuto (che la donna divide con un barista di 32 anni) i carabinieri trovano cinque proiettili per pistola, false tessere di infermiera con il nome di Maria Terribile. Il convivente di Giusy spiega ai carabinieri: «Sta con me da tre anni. Mi ha sempre detto di essere un'infermiera, usciva tutte le sere per andare alle Molinette. Quando ho avuto un problema finanziario mi ha aiutato, imprestandomi 25 milioni». Anche la moglie di Michele Bortone, a Grugliasco, era all'oscuro di tutto. «Mio marito un delinquente? Ma se fa l'artigiano...». Angelo Conti Da sinistra Giusy Venuto e il suo complice Michele Bortone arrestati

Persone citate: Alberto Di Maio, Bortone, Di Maio, Marco Turchi, Michele Bortone

Luoghi citati: Grugliasco, Paterno, Torino