Il magistrato di Mani pulite

Il magistrato di Mani pulite Il magistrato di Mani pulite «Il caso Zampini ci ha fatto capire come fosse diffusa la corruzione» MELANO. Il sostituto procuratore Piercamillo Davigo, uno dei magistrati di punta dell'inchiesta Mani pulite, è contrario alle riprese televisive dei processi di Tangentopoli. «La presenza della tv - ha detto durante un dibattito al Circolo della Stampa di Milano - altera i comportamenti dei soggetti processuali e questo è pericolosissimo». Davigo ha anche spiegato come mai l'inchiesta sulle tangenti ha cominciato ad avere successo soltanto due anni fa e non prima. «Non è vero - ha detto - che prima non si tentasse di fare chiarezza. Sono 15 anni che nel Paese è in atto uno scontro tra politici e magistrati. All'arresto di Roberto Calvi, ad esempio, l'on. Craxi reagì in maniera scandalizzata in Parlamento. Ci furono poi i processi Zampini a Torino e Teardo a Savona e altri ancora. Certamente, si sono fatti anche degli errori. Uno dei più clamorosi da noi compiuti è stato quello di pensare che gli episodi di quei processi fossero un comportamento iso¬ lato, una eccezione, mentre invece erano la regola». L'intervento di Davigo è spaziato anche su altri argomenti: «Non mi candiderei mai alle elezioni politiche - ha detto -, potrei farlo solo dopo la pensione, nel 2022». Sull'evenutale coinvolgimento del pds nell'inchiesta, Davigo ha ricordato che i magistrati procedono «nei confronti delle persone, non di gruppi o partiti. Non dimentichiamo che per Marco Fredda abbiamo avuto le decisioni sfavorevoli del tribunale della libertà e della Corte di cassazione. Il caso Stefanini-Greganti è identico a quello Martelli-Restelli. Anche in quell'occasione, dopo che Restelli ammise di avere trattenuto una certa somma, disponemmo l'archiviazione per la posizione di Martelli». Davigo ha concluso con una citazione numerica: nel 1946 gli avvocati dell'ordine di Milano erano 900, ora sono 5200: un dato che lascia capire quanto sia aumentato il contenzioso, [r. L]

Luoghi citati: Milano, Savona, Torino