feltri va al Giornale di Indro Montanelli

Lascia l'Indipendente: l'annuncio ieri sera Lascia l'Indipendente: l'annuncio ieri sera feltri va al Giornale Sostituirà Indro Montanelli MILANO. Vittorio Feltri dopo Indro Montanelli al Giornale. La decisione, nell'aria da una settimana è stata annunciata ieri, dallo stesso Feltri, in un incontro con il presidente del Consiglio di anuninistrazione de l'Indipendente, Andrea Zanussi. Ed è stato proprio l'industriale friulano a fare lo «scoop», poco dopo le 19: «Sì, Feltri se ne va. L'ho saputo da lui stesso mezz'ora fa. Mi spiace, e spero che riusciremo a trovare il sostituto in breve. Abbiamo dei contatti, riuniremo il consiglio di amministrazione per esaminare la situazione». Poco dopo, nella redazione di via Valcava, Feltri convocava il Comitato di redazione e poi la redazione de l'Indipendente, cui parlava per pochi minuti: «Vado a dirigere il Giornale, vi lascerò a metà della prossima settimana». Poche altre parole, di rito, mentre Zanussi dettava alle agenzie una sua dichiarazione non proprio conciliante: «Feltri ora diventerà sicuramente meno indipendente. Mi dispiace che abbia preso questa decisione perché abbiamo vissuto insieme questo periodo molto bello, in cui l'Indipendente è andato molto bene e lui ha potuto scrivere e pubblicare sul giornale ciò che ha voluto». Al Giornale l'annuncio che Feltri sarà il nuovo direttore è stata data dall'editore, Paolo Berlusconi, al Cdr, il quale ha espresso «soddisfazione per la rapidità e soprattutto per il nome», come ha detto lo stesso cdr. Paolo Berlusconi ha inoltre detto al Cdr che Vittorio Feltri si insedierà nella carica marcoledì e firmerà il numero in edicola giovedì. Paolo Berlusconi non ha voluto però fare dichiarazioni sulla scelta del nuovo direttore, ma si sa che l'investitura ufficiale avverrà oggi, alle 13 in punto, durante un pranzo già concordato fra i due fratelli Berlusconi e Feltri, nella villa di Silvio, ad Arcore. Vittorio Feltri era stato designato direttore de l'Indipendente il 31 gennaio 1992, quando il consiglio di amministrazione della società editrice annunciò la sostituzione di Ricardo Franco Levi, direttore dalla nascita del giornale. Feltri, 51 anni, proveniva dal settimanale Europeo dove era stato direttore dal 28 novembre '89 (in sostituzione di Lanfranco Vaccari). Una nomina, quella all'Europeo, molto contrastata per l'ex inviato del Corriere della sera, tanto che in dicembre la redazione del settimanale aveva proclamato quattro giorni di sciopero. Anche la nomina all'Indipendente non aveva incontrato solo favori, tanto che nel voto di gradimento l'assemblea de l'Indipendente gli aveva dato 26 voti favorevoli, 21 contrari e 13 schede bianche (su un totale di 60 votanti). Nel contempo, lasciano il giornale, tra gli altri, l'attuale ministro Luigi Spaventa (componente del comitato dei supervisori) e Arrigo Levi che dice di «non potersi riconoscere nella mutata indentità e direzione del giornale». Ma il quotidiano accusato di leghismo conosce una stagione felicissima, passando dalle allora 25-30 mila copie vendute alle attuali 120 mila. Feltri, dopo la nomina al Giornale, ha parlato brevemente con i giornalisti: «Vado per due motivi. Il primo perché gli attacchi così violenti ed esagerati a Silvio Berlusconi mi hanno fatto pensare che sia interessante andare a combattere a fianco di chi è diventato un bersaglio pubblico. Mi piace, asseconda il mio temperamento. Il secondo motivo è la convinzione che sia necessario costituire un polo moderato, antitetico alla sinistra, per fare in modo che questo Paese si dia una guida liberal-democratica». Il Giornale cui pensa Feltri «deve interessare a quel pubblico che, a parte l'Indipendente, non ha un suo organo che lo rappresenti». Ai lettori del quotidiano che attualmente dirige, Feltri spiegherà che «vado a combattere la stessa battaglia di adesso con un megafono più potente. Cercherò di far diventare quel giornale l'organo ufficiale di una parte dell'opinione pubblica italiana». Quanto al peso dell'eredità di Montanelli, il neo direttore del Giornale ha confermato la sua stima nell'anziano giornalista: «Con Montanelli ho sempre avuto un rapporto splendido, sono un suo estimatore da quando avevo i calzoni corti e sono stato con lui negli anni difficili». [r. int.] Oggi l'investitura da Berlusconi Nella foto grande Vittorio Feltri, qui accanto Indro Montanelli

Luoghi citati: Arcore, Milano