Voglia di Museo con pazienza

Quest'estate, con T. S. Eliot Convegno a Roma, a un anno dalla legge Ronchey, in attesa del «regolamento» Voglia di Museo, con pazienza Cataloghi, gadget e servizi ai privati: ma quando? ROMA un anno dall'approvazione della legge che doveva aprire una nuova era per musei, biblioteche e archivi statali, restaro ancora molti passi da fare perché la norma diventi realtà. Dal ministero dei Beni Culturali vengono parole di fiducia e ottimismo. Dal mondo dell'imprenditoria privata, che nella prospettiva di un felice matrimonio fra capitale pubbhco e privato vede aprirsi scenari interessanti di investimenti e reddito, si sollevano inquietudini e preoccupazioni. «E' un grande momento storico, la vigilia di una grande opportunità», dice Iacorossi, l'imprenditore romano che gestisce i servizi all'interno della Galleria di via Nazionale e con il Comune di Roma ha trovato una serie di accordi che la normativa del gennaio '92 ancora non definisce nel rapporto Stato-privato. La legge Ronchey era stata salutata con grandi speranze e aspettative. La sua attuazione è stata possibile in alcuni settori, permettendo ad esempio la prolungata apertura dei musei. Ma la parto relativa ai servizi aggiuntivi offerti al pubblico a pagamento e gestibili da privati - la parte più ghiotta per gli imprenditori e le associazioni interessati all'affare - doveva essere definita da un regolamento. Che, do¬ po sei mesi, è stato approvato dal Consiglio di Stato e per il quale erano state richieste alcune modifiche. Il testo, ora, deve passare al vaglio della Corte dei conti, dopo che saranno stati presi alcuni accordi con il ministero del Tesoro. «Una maledizione dei Beni Culturab o la normale lentezza della pubblica amministrazione?», si chiede il sociologo Giuseppe De Rita, presidente della Fondazione Mecenate 90. «No, si può parlare di una vicenda fortunata: nel giro di qualche mese il regolamento sarà pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale», prevede il senatore Giuseppe Galasso. Per guadagnare tempo il mini¬ stero ha steso tariffari, bozze di concessione, modelli dei bandi di gara. Gli imprenditori incalzano. Le incfuietudini di fronte al nuovo business, nel momento in cui le maghe della normativa si stanno stringendo, crescono. Il regolamento in dirittura d'arrivo introduce la gestione privata dei servizi di ristorazione, vendita di cataloghi, riproduzioni, calchi, videocassette, videodischi, copie di antichi gioielli, riproduzioni di tessuti pregiati, così come avviene dei grandi musei esteri. Anche il ministero ne trarrà vantaggi, raccogliendo fondi per un proprio autofinanziamento. I bandi di gara verrano emanati dalle singole soprintendenze. Vinceranno le imprese che s'impegneranno ad agire su una rete museale sullo stesso territorio. «Ma la concessione per quattro anni, eventualmente rinnovabile, è un termine troppo breve per attirare seri investimenti. Le attività promozionali dovrebbero essere accessibih anche negli spazi antistanti il botteghino. Quali criteri saranno adottati per allargare la rete degli investimenti?», hanno insistito, al convegno organizzato dalla Fondazione Mecenate 90, gli imprenditori, diffidenti dei misteri ancora racchiusi nel moloch-burocrazia. Liliana Madeo li ministro Ronchey

Persone citate: Giuseppe De Rita, Giuseppe Galasso, Liliana Madeo, Ronchey

Luoghi citati: Comune Di Roma, Roma