Naufragio e morte in diretta radio di Fabio Pozzo

La Spezia, la donna era collegata con le ricetrasmittenti dei soccorritori La Spezia, la donna era collegata con le ricetrasmittenti dei soccorritori Naufragio e morte in diretta radio La moglie del capitano ha «ascoltato» la sua fine GENOVA. Ha vissuto minuto per minuto, via radio, il naufragio del marito pescatore, le operazioni di soccorso. E ha saputo, in diretta, che l'uomo con il quale aveva diviso una vita non ce l'aveva fatta a resistere al dolore di vedere affondare la sua barca. E' questo, forse, il risvolto più drammatico del naufragio di un peschereccio avvenuto ieri mattina a due miglia al largo delle Cinqueterre. Il comandante dell'imbarcazione è stato colto da un infarto mentre, in acqua, attendeva aiuti. Questa tragedia del mare si è consumata ieri poco prima di mezzogiorno davanti alla costa tra Levanto e Monterosso, su un fondale di oltre cento metri di profondità. Il «Fausto Arona», un peschereccio lungo quattordici metri e attrezzato per la pesca a strascico, all'ormeggio nel porto di Santa Margherita Ligure, era salpato intorno alle quattro del mattino, per una normale battuta di pesca. Aveva preso il mare anche un altro peschereccio più grande, l'«Elisabetta». A bordo del «Fausto Arona» c'erano il comandante Michele Castania, 64 anni, da cinquanta sul mare, forse uno dei pescatori più conosciuti della Riviera ligure di Levante (armatore dell'imbarcazione assieme al fratello Carmelo, rimasto a terra). E poi i marinai Marcello Castania, 23 anni, nipote di Michele, e Antonio Lenzo, 26 anni, cugino di Marcello. La famiglia Castania, molto numerosa, è originaria della Sicilia, ma ormai trapiantata da decenni a Santa Margherita Ligure. Erano circa le 11,30. Rosaria Castania, detta «Sarina», la moglie di Michele, era a casa. Seguiva la battuta di pesca del marito via radio, sul «baracchino» installato nell'abitazione, collegato all'impianto della barca. Il marito le aveva appena detto: «Tutto bene». Poi, il rumore di una scarica, tipico di questi aggeggi, e il silenzio. La radio è rimasta muta per diversi minuti. Quando ha ripreso vita, lo ha fatto con un annuncio drammatico: una richiesta di soccorso lanciata dall'«Elisabetta», l'altro peschereccio che pescava con l'imbarcazione del marito. Il comandante dell'«Elisabetta», Aldo Panini, gridava: «La barca di Michele è affondata». In casa Castania il mondo si è fermato. Rosaria ha alzato il volume del «baracchino», ha stretto le mani intorno a quel freddo metallo dell'apparecchio radio, l'unico filo che l'avvicinava al marito. Poi, è stato tutto un ripetersi di comunicazioni spezzettate. Da bordo dell'«Elisabetta» con Genova Radio, che ha diffuso l'«Sos». La richiesta d'aiuto è stata captata dalla dalla Capitaneria di porto della Spezia, che ha richiesto l'in¬ tervento di un elicottero dei vigili del fuoco. Dal porto spezzino è salpata una motovedetta, una seconda ha preso il mare da Santa Margherita Ligure. Intato in casa Castania l'apprensione era destinata a tramutarsi in dolore. Rosaria era sempre in ascolto sul «baracchino», seguiva tutto in «diretta». Sono state le onde radio a far viaggiare la verità, la tragedia. «C'è un morto e due feriti», ha gracchiato una voce. La donna, sconvolta, ha lasciato la radio accesa ed è corsa al porto, accompagnata dai figli. Sulla banchina del porticciolo si sono radunati tutti i parenti dell'equipaggio del «Fausto Arona», gli amici, i colleghi pescatori. E qui che è giunta la tenibile notizia: il morto era Michele. Quando ha attraccato l'«Elisabetta», con a bordo la salma e i due marinai dello sfortunato peschereccio, lievemente feriti, Rosaria ha visto quel che rimaneva del suo povero marito, celato da una coperta, ed è crollata al suolo, colta da malore. E' stato poi il comandante dell'«Elisabetta», Aldo Papini, a raccontare come era andata: «Ho visto la barca di Michele piegarsi sulla fiancata sinistra e poi rovesciarsi. Forse uno dei divergenti che zavorravano la rete si è incagliato nello scoglio sommerso che avevano appena scostato. Siamo arrivati sul posto in otto minuti. In acqua c'erano Antonio e Marcello che sorreggevano Michele, ormai senza vita. A bordo i due ragazzi ci hanno detto che mentre stava guardando affondare la sua barca Michele si è improvvisamente piegato in avanti. Un infarto, povero amico». L'ipotesi verrà confermata più tardi, a terra, da un medico. Fabio Pozzo I! dolore di Rosaria Castania. dopo aver appreso della morte del marito Michele stroncato da un infarto a seguito del naufragio del suo peschereccio al largo delle coste delle Cinqueterre

Persone citate: Aldo Panini, Aldo Papini, Antonio Lenzo, Castania, Marcello Castania, Michele Castania, Rosaria Castania

Luoghi citati: Genova, La Spezia, Levanto, Monterosso, Santa Margherita Ligure, Sicilia