«lo Catherine mi inchino al Papa» di Fabio Galvano

Stoccolma aveva appena deciso di riaprire le indagini FAMIGLSA REALE Cresima e messa celebrata dal cardinale Hume, alla presenza del marito e dei figli «lo, Catherine, mi inchino al Papa» Conversione a Westminster della duchessa di Kent LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il rito si è compiuto, ma l'Inghilterra stenta ancora a crederci. Ieri sera, in una cerimonia privata svoltasi nella cappella del cardinale Basii Hume, la duchessa di Kent è diventata cattolica. Al riparo da sguardi indiscreti, accompagnata dai famigliari e da alcuni intimi amici, la cugina d'acquisto - della regina Elisabetta ha pronunciato il suo atto di fede e quindi, con l'unzione della cresima in fronte, è stata accolta dalla Chiesa di Roma dopo una vita anglicana. E già qualcuno si domanda se altri membri della famiglia reale inglese - Diana? - seguiranno quell'esempio. Sobria in una giacca di velluto verde e una gonna nera, la duchessa è stata puntuale all'appuntamento. Big Ben stava ancora scandendo i rintocchi delle 18 quando la duchessa e il suo piccolo seguito sono entrati nella residenza privata del cardinale, che l'ha accolta indossando la porpora cerimoniale. Con lei c'era il marito, il duca di Kent, che l'ha sostenuta in questa «decisione privata» e che non considera la scelta della duchessa incompatibile né con la sua posizione monarchica (è 18° nella successione a Elisabetta) né con il suo ruolo di Grande Maestro della massoneria inglese. «In Europa c'è fra i massoni una tradizione anticlericale - ha commentato ieri il segretario della Grande Loggia Unificata - ma ciò non è mai stato nel nostro Paese». Alla cerimonia, che è durata 45 minuti, erano presenti anche i tre figli della duchessa: il conte di St. Andrews con la moglie Sylvana, cattolica canadese; Lady Helen Taylor con il marito Tim; infine il più giovane, Lord Nicholas Windsor. Fra i pochi invitati c'era anche padre Daniel Cronin, che ha dato alla duchessa la necessaria «istruzione religiosa». Mancava, ovviamente, la regina. La duchessa, che ha 60 anni, ha dovuto pronunciare un semplice atto di fede per abbracciare la sua nuova religione: «Credo e professo - ha detto secondo il rito - tutto ciò in cui la santa Chiesa cattolica crede, e che insegna e proclama come rivelato da Dio». Poi la cresima e infine una messa, celebrata dallo stesso cardinale Hume che è stato il suo mentore spirituale. Non c'è stato battesimo e non ce n'era bisogno: quello dell'alta Chiesa anglicana è considerato valido. Poi, i Kent sono tornati al St. James's Palace. La duchessa è comparsa sul portone, dopo un breve ricevimento, accanto al cardinale Hume. «E' stata una cerimonia molto semplice, un momento di preghiera», ha commentato il cardinale: «La duchessa era in pace con se stessa, un esempio per noi tutti». «Una bellissima esperienza», ha fatto eco il duca di Kent, mentre gli esperti di palazzo già fornivano le prime indicazioni di protocollo. Alle future cerimonie religiose di corte, tutte ovviamente in rito anglicano, la duchessa potrà partecipare. Fabio Galvano La duchessa di Kent IFOTOREUTER]

Persone citate: Andrews, Basii Hume, Daniel Cronin, Elisabetta, Kent Ifotoreuter, Lady Helen Taylor, Nicholas Windsor

Luoghi citati: Europa, Inghilterra, Londra