«Pronto, ci stanno dentro tutti»

«Pronto, ci stanno dentro tutti» «Pronto, ci stanno dentro tutti» Le telefonate «segrete» degli 007 d'oro I NASTRI DEI VELENI IROMA L settimanale Panorama pubblica nel numero oggi in edicola gli stralci più significativi dei due nastri che la sera del 10 gennaio la magistratura fece sequestrare alla figlia di Broccoletti. Dall'anticipazione fornita si apprende che le conversazioni contenule nei nastri furono registrate da Broccoletti dopo che per gli ex funzionari del Sisde, (lo stesso Broccoletti, Michele Finocchi, Gerardo De Pasquale, Rosa Maria Sorrentino, Antonio Galati e il loro ex capo Riccardo Malpica) erano stati spiccati gli ordini di custodia. Sul contenuto dei nastri, sin dal loro sequestro, negli ambienti investigativi e giudiziari si è affermato che erano poche le novità sostanziali rispetto alle dichiarazioni fatte in precedenza ai magistrati dagli stessi ex funzionari del Sisde. Dagli stessi ambienti si rilevava la necessità di verificare «con scrupolo e cautela» le cose dette nei due nastri, per il fatto che i colloqui si svolgono fra persone già coinvolte nell'inchiesta e che quindi non si poteva escludere un accordo preventivo. I nastri contengono «due registrazioni ambientali». Nella prima - possibile data: agosto '93 - ci sono Broccoletti, Matilde Martucci e De Pasquale, e nella seconda - settembre '93 - Broccoletti e Martucci. In entrambe le conversazioni gli ex funzionari cercano di sollecitare Malpica a raccontare quello che loro ritengono essere «la verità» e cioè che i 14 miliardi casualmente ritrovati alla banca Carimonte di Roma erano premi autorizzati dai ministri dell'interno protempore, che essi coinvolgono più volte. Nella conversazione a tre ad un certo punto si legge che De Pasquale afferma a proposito di Malpica: «...Il fatto che lui dava tutti questi soldi a tutti quanti, non è che li dava di testa sua, li dava come compensi che venivano autorizzati dal ministro; ... Chi ha sbagliato? hanno sbagliato tutti. Abbiamo sbagliato tutti, ma adesso troviamo la soluzione per vedere cosa dobbiamo fare in maniera meno dannosa per tutti. Questo è il punto, non è che lui si svegliava la mattina... E ci dava i soldi. Lui tutti i mesi andava dal ministro e il ministro tutti i mesi autorizzava i pagamenti». Broccoletti di rimando: «Per nostra fortuna abbiamo mantenuto un prospetto firmato da Scotti e da Gava e i premi per tre miliardi 350 milioni. Lui gliene ha parlato, i ministri ne erano a conoscenza e hanno firmato il rendiconto. Io ho le fotocopie ma mi sono accertato che Galati ha gli originali»; e rivolgendosi alla Martucci, Broccoletti afferma: «Se lui (Malpica) però avesse coraggio di tirare Scalfaro e di dirgli "questi sanno..."». Broccoletti successivamente insiste: «Ma prima di buttarlo a mare questo santone del presidente, come dici tu, non potrebbe andargli a dire: "Guardi, presidente, noi diciamo questo?"». Martucci: «Dimmi che ci va a fare, che cosa ci va a fare, la cosa è talmente così, lo capite da soli, i magistrati non possono fare più niente perchè gli accertamenti fanno il corso loro. Che cosa dovrebbero far dire? che avete restituito i soldi?». De Pasquale: «Sì Paola, ma se Riccardo continua a dire che se i soldi che avevo sono dell'ufficio io mi devo difendere». Broccoletti: «Paole, lui si potrà difendere se in qualsiasi momento potrà dire: "io davo cento a Scalfa¬ ro, cinquanta a Lauro e giù quell'elenco che ho qui dentro e che ti farò rivedere». De Pasquale: «Non è giusto che pago io e centinaia di persone che hanno beneficiato se ne stanno al caldo... Mi sembra giusto tirare fuori tutti quelli che devono venire fuori perché gli elenchi ci stanno... Ma io questo lo dico nell'interesse di Riccardo»... Broccoletti: «Una notizia che non ho mai sentito; Parisi gli passò quella consegna dei cento milioni al presidente?» De Pasquale: «Certo era presente anche lei quando...». Replica: «Ora mi sembra che lei abbia recepito questa voce che per diventare capo della polizia abbia sborsato...». Martucci: «Questo l'ho sentito io, dei 13 miliardi, questo te l'ho detto io, te l'ho già detto io a te». De Pasquale: «Questo me lo aveva già detto Paola l'anno scorso». Broccoletti: «Bisogna vedere che fondamento c'è su questa cosa, o è una boiata...». Martucci: «Bisogna proteggere le fonti fino alla morte, no? Metti che i magistrati sono così veloci a fare gli accertamenti che se uno apre bocca gli corrono appresso, vuol dire che se anche noi apriremo bocca». Broccoletti: «Ha pagato a chi questi 13 miliardi?». M.: «I 10 o 13 miliardi sono andati al ministro''» B.: «A Scalfaro sempre». M.: «Io sempre per sentito dire, perché se è vero o no che dio mi fulmini io non ci stavo e non lo saccio». D. P.: «Però che lui dava i soldi a Scalfaro e che ha dato in consegna a Malpica non ci sono dubbi. Quindi lui c'è stato più di tre anni con Scalfaro, tu pensa quanti ne hanno tirati fuori». Nel secondo nastro, ad un certo punto M. chiede: «Ma tu hai visto Gerardo e Michele (Finocchi, ndr)? che dicono?». B.: «Ci siamo visti ieri sera e dicono che la tesi è quella che ci consigliano gli avvocati. Pure per lui convinceranno D'Ovidio a fargli cambiare tesi, a dire la verità nel senso di dire: "a me hanno chiamato. Finocchiaro si era consultato prima- con Parisi, poi con Vinci, si sono riuniti al ministero". Te lo ricordi quando è partito ed è andato al ministero? lo stavo lì, al ministero hanno visto il ministro che gli ha detto: "Dovete chiudere, è questa la tesi che pass". L'aveva concordata non so con chi». M.: «Cioè hanno restituito i soldi e lì finisce?». B.: «Si, questo. Hanno sentilo Scalfaro, tu mi dici anche Amato (Giuliano Amato). Io adesso non mi ricordo bene, ma forse...». M.: «No ma è cosi perchè diceva che lo sapeva anche Amato». In seguito Broccoletti dice: «Paole (...) tu che sei più vicina al capo, riesci a dirgli "preparati a buttare a mare questo da Scalfaro in avanti?"».M.: «Gliel'ho già detto». B.: «Ma se la sente di appoggiare che lui dava i cento milioni a Scalfaro?'. M.: «Beh, a questo punto, se questa è guerra guerra sia (...)». |Ansa] «Non è giusto che pago io e tutti quelli che hanno beneficiato stanno al caldo.. Qui accanto il prefetto Riccardo Malpica ex direttore del Sisde A destra Antonio Gava

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