Dopo Moser un nuovo ciclismo

Ecco perché il tentativo dell'asso trentino non è solo esibizione accademica Ecco perché il tentativo dell'asso trentino non è solo esibizione accademica Dopo Moser un nuovo ciclismo Un tecnico: «Laposizione, il mezzo e l'alimentazione potrebbero portare presto a mutamenti impensabili » CITTA'DEL MESSICO DAL NOSTRO INVIATO Nel sovraffollato hotel Casablanca di Città del Messico, dove sbarcano a ondate successive i tifosi di Moser e sembra di essere nel Trentino alla festa della vendemmia, alla domanda: ma cosa porta al ciclismo, che cosa gli dà questo tentativo di record, quali strade apre, cosa significa, segue una corale, vibrante risposta: Forza Francesco! Aldo Sassi è un personaggio di peso. Perché? Perché fu lui, tecnico della Enorvit, a costruire il Moser '84, il Moser del record rivoluzionario, e ora è qui che ne osserva la seconda rivoluzione. «Eh, no, non si tratta di entrare nel parco dei divertimenti, più corridori entrano e più record si vedono. Questo non è uno scherzo. C'era un ciclismo, c'è un ciclismo, ce ne sarà un altro. Qui si sta studiando la bicicletta, e l'uomo che deve salirci sopra per gareggiare, come mai si era fatto. La ricerca della posizione ideale, dell'alimentazione ideale, dell'ideale struttura del mezzo è un passo che potrebbe condurre a mutamenti del ciclismo oggi impensabili». Vengono i brividi a immaginare Chiappucci che pedala in salita a pancia sotto su una bici modello Obree. Ma dobbiamo voltare le spalle alla Ricerca? In California, l'anziano Argentin sta in questi giorni allenandosi su uno strano trabiccolo e Argentin non ha nulla a che fare con il record dell'ora. Spira, soffiato da Moser, un vento di novità. «Il Moser di oggi - dice Sassi è uno sperimentatore come lo era il mio Moser dell'84. Va pazzo per gli esperimenti. Ma dietro a Moser e a tutto il suo staff esiste, ferve un lavoro che non può essere confinato soltanto nell'ambito del record dell'ora. Ve li ricordate, nell'84, i risolini dei corridori: ma che razza di bicicletta ha scovato, ma con che cavolo di ruote corre? Ah, quei matti messicani. La posizione sul mezzo, stavamo cercando la posizione che consentisse ai muscoli di lavorare al meglio, di produrre al massimo. La posizione, allora come oggi, è l'obiettivo. Ed è l'obiettivo per tutto il ciclismo. Ancora la cerchiamo». E viene dalla curiosità di Moser di apprendere e di mettersi al servizio di chi cerca, dalla sua ingordigia (significa forse essere una cavia?) la rivoluzione alimentare. Sassi ricorda la sconfitta del riso e bistecche, la vittoria dei carboidrati liquidi, degli amminoacidi a catena ramificata. E che roba è? Mentre se lo chiedevano capitani e gregari, Moser aveva già imparato che per risarcire i muscoli dalla fatica, di bistecche avrebbe dovuto mangiarne mezza tonnellata al giorno. «E' grazie ai tentativi di record dell'ora che l'alimentazione nel ciclismo ha cambiato menù. L'ora è un affare da baraccone solo per chi l'analizza con superficialità. E non c'entra, sia chiaro, la sfida dell'uomo di 43 anni all'uomo di 23». Però è difficile pensare che non lo sia. «Sarà difficile, ma non lo è: nelle prestazioni a base aerobica, come nel ciclismo, 30 o 40 anni il meccanismo è lo stesso». Allora è solo posizione, pranzo e cena. «E' capire sino a che punto può arrivare, sino a quale traguardo, l'uomo in bicicletta. Stabilire dov'è il limite imposto dall'età». Mentre all'hotel Casablanca i tifosi di Moser gridano forza Francesco, su questi grandi temi si chinano ansiosi l'anziano atleta e il professor Conconi, la cop- pia il cui laboratorio e una pista di Città del Messico. E con il doping come la mettiamo? Dal Coni e dalla Federciclismo arrivano segnali di sveglia, atti di buona volontà per debellare il demonio della droga. Che magnifico gesto avremmo avuto se Moser si fosse fatto avanti, dicendo: i regolamenti non mi obbligano a sottopormi all'esame del sangue, ma io voglio contribuire all'operazione pulizia, voglio dare l'esempio, e vi offro, signori, le mie vene. Sassi allarga le braccia e guarda il cielo: sono fatti di Moser. Che ieri s'è allenato in montagna, giornata distensiva. Oggi riposo. Domani ci si diverte. Gianni Ranieri Moser ieri si è allenato in montagna: oggi osserverà una giornata di riposo

Luoghi citati: California, Città Del Messico, Messico, Trentino