Aguilera vuole andarsene di M. A.
Aguilera vuole ondarsene Aguilera vuole ondarsene Minacce e voci di altri scandali YIjQIprOCeSSOdrOga di GenOVa TORINO. Un aereo per Montevideo e la libertà: è tutto quello che Aguilera chiede oggi al Torino, ancora più del posto in squadra e dei miliardi che la società granata gli ha concesso da contratto. Il Pato è preoccupatissimo, quasi terrorizzato dalla prospettiva di presentarsi mercoledì prossimo a Genova al processo che lo vede imputato per favoreggiamento della prostituzione e per detenzione e cessione di cocaina. Una brutta storia, ma non tale da troncare la carriera dell'attaccante sudamericano. Anche se venisse riconosciuta la sua colpevolezza, Aguilera se la caverebbe con una condanna inferiore ai due anni e godrebbe dei benefici di legge. Inoltre, tra il ricorso in appello e quello in Cassazione passerebbero alcuni anni prima della sentenza definitiva. In¬ somma, persino nella peggiore delle ipotesi l'uruguaiano potrebbe mantenere il posto nel Torino e concludere tranquillamente la propria carriera in Italia. Allora perché tanta fretta di andarsene? Ufficialmente Aguilera ripete che vuole concludere la stagione. «Partirò soltanto a maggio, non c'è motivo per cui me ne vada prima», ha dichiarato. E perché ha voluto prenotare un volo per il Sudamerica sabato o domenica mattina, quando la squadra andrà a Bergamo? Un altro mistero, attorno al quale si fanno molte congetture. Si dice che Aguilera avrebbe ricevuto negli ultimi tempi numerose minacce, come già gli era successo a Genova. La sua testimonianza potrebbe complicare la posizione dei suoi connazionali imputati nel processo e in particolare di quello che viene ritenuto il capo dell'organizzazione, un uruguaiano il cui soprannome è tutto un programma: El Piranha. Ma trapela anche un'altra versione, legata ad alcune telefonate registrate dagli inquirenti nel periodo in cui l'attaccante giocava nel Genoa. Tra gli atti esisterebbe, sempre secondo queste voci tutte da verificare, la trascrizione di colloqui che potrebbero interessare anche la magistratura sportiva. Gli interessati smentiscono. Certo per Aguilera è un momento difficilissimo in un'esperienza che non è mai stata felice nel Torino. Negli ultimi mesi, un po' per la preparazione approssimativa e condizionata dagli impegni con la Nazionale, un po' per le preoccupazioni legate al processo, il Pato ha fallito quasi tutte le prove ed è uscito presto di squadra. Oggi che Mondonico potrebbe essere tentato di rilanciarlo a Bergamo, viste le condizioni di Carbone, ecco che è lo stesso Aguilera a rendere difficile il rientro: lui domenica vorrebbe già trovarsi in volo verso casa insieme al fido Saralegui. Ormai il suo rapporto con il club granata si è sfilacciato, proprio in questi giorni il direttore generale Randazzo è in Sudamerica per venderlo, ma l'impresa finora non gli è riuscita: nessun club è disposto a pagare all'uruguaiano quanto gli concede il Toro. Bisogna vedere se nella fretta di andarsene Aguilera accetterà uno sconto. Di certo Goveani non è disposto a lasciarlo partire se non avrà definito la situazione contrattuale: se il Pato torna in America dovrà restarci per sempre, liberando il Toro da tutti gli obblighi. [m. a.]
Luoghi citati: America, Bergamo, Carbone, Genova, Italia, Montevideo, Sudamerica, Torino
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