Il Fisco indaga su se stesso

11 ministro Gallo cerca i responsabili delle cartelle errate 11 ministro Gallo cerca i responsabili delle cartelle errate Il Fisco indaga su se stesso IL ministro delle Finanze, Franco Gallo, ha deciso di andare a fondo su alcuni errori commessi nei giorni scorsi da alcuni uffici del ministero che hanno inviato cartelle esattoriali a chi aveva già pagato e chiesto chiarimenti ad alcuni contribuenti soggetti alla minimum tax. 1) ministro ha inviato una lettera a tutte le direzioni centrali del Fisco, con l'indicazione di aprire un'inchiesta amministrativa «sulle responsabilità soggettive ed eventuali disfunzioni organizzative» che si sono verificate a monte dei disguidi che hanno fatto sollevare parecchie critiche contro l'amministrazione finanziaria. La severa presa di posizione del ministro è la conseguenza di un'informazione chi alle precisazioni fatte dal suo dicastero, aveva cavalcato in maniera esagerata i disservizi del Fisco. Secondo alcuni organi di stampa, infatti, erano state mandate undicimila cartelle esattoriali (secondo altri addirittura ottantamila) a contribuenti che avevano pagato le imposte presso gli uffici postali. All'origine del disguido, che avrebbe arrecato notevoli problemi a un così gran numero di persone, ci sarebbe stata la mancata consegna al Fisco, da parte dell'amministrazione postale, del disco magnetico che conteneva gli estremi dei versamenti. Da rigorosi accertamenti compiuti dall'amministrazione finanziaria era risultato, invece, che erano solo 385 i contribuenti ai quali era stato chiesto il pagamento dell'imposta e si trattava di persone che avevano omesso di allegare il bollettino di versamento alla dichiarazione dei redditi. Pochi giorni prima il Fisco aveva spedito cinquantaseimila lettere ad altrettanti lavoratori autonomi, invitandoli a regolarizzare la propria posizione in seguito all'accertamento di una serie di incongruenze emerse dal controllo incrociato con l'Inps. Alcuni di questi, secondo gli accertamenti, pur avendo presentato, dopo ottobre del 1992, la dichiarazione di cessazione dell'attività, avevano continuato a pagare i contributi previdenziali obbligatori. C'era, quindi, il sospetto che il contribuente avesse continuato la sua attività. Altri casi riguardavano lavoratori autonomi che, dopo avei cessato un'attività, ne avevano intrapreso una analoga. Avevano poi ricevuto la lettera con richiesta di chiarimenti quelli che, pur avendo rispettato le valutazioni previste dalla minimum tax, avevano dichiarato, nell'anno precedente, di più. Infine avevano ricevuto l'invito a mettersi in regola anche coloro che avevano compilato in modo incompleto il prospetto per il calcolo della tassa. Si trattava, in alcuni di questi casi, di persone che avevano presentato dichiarazione congiunta. Questi erano in regola.

Persone citate: Franco Gallo, Gallo