Da Mosca a Torino per una «ragazza» di Sergio Trombetta

Spettacoli Regio, da stasera «La fille mal gardée» Da Mosca a Torino per una «ragazza» Muchamedov per la prima nazionale In settembre lo bloccò un infortunio TORINO. Irek Muchamedov, star del Bolshoj emigrato in Inghilterra, dovevamo vederlo l'ostate scorsa nei panni di Rodolfo d'Asburgo in «Mayerling», con cui il Royal Ballet ha dnbuttato al Regio per Torinodanza: un infortunio lo tenne a casa. Ma per fortuna eccolo qui per «La fille mal gardée» che da questa sera sino al 23 gennaio il Birmingham Royal Ballet presenta al Regio nella raffinata coreografìa di Frederick Ashton, unico e prezioso spettacolo di danza della stagione del teatro torinese (in attesa di Torinodanza). Benvenuto Muchamedov, dunque, passato («felicemente ma con duro lavoro» ammette) dai panni eroici dei protagonisti amati da Jurij Grigorovich, il coreografo e re del Bolshoj, ai personaggi più sfaccettati delia coreografia inglese: principalmente Kenneth MacMillan e Ashton appunto. Ma benvenuto anche il Birmingham che ci presenta questa divertente commedia contadina nata nel 1789 in Francia, che da allora non ha più abbandonato il repertorio classico e che gli inglesi amano ed applaudono dal 1960, quando Ashton la mise in scena al Covent Garden. «La fille mal gardée» ci racconta degli inutili tentativi di Mamma Simone (al Regio David Morse, è un ruolo «en travesti») di dare in sposa la figlia Lise (la deliziosa Sandra Madgwick) allo stupido Alain (Vincent Redmon), ma la testarda e astuta ragazza ama il suo bel Colas (Muchamedov) e alla fine riuscirà a Irek Mukhamed v sposarlo. Nelle mani di Ashton, e con la facile musica di Hcrold rimessa a nuovo da John Lanchbery, La fille è diventato un capolavoro di humour, di eleganza e divertimento. Non così facile da danzare quanto sembra, ma godibilissimo per il pubblico. Il Birmingham che lo presenta, per chi non lo sapesse, è il vecchio e glorioso «Sadler's Wells Royal Ballet», fondato nel 1931 da Dame Ninette de Valois, da tre anni ha lasciato Londra per trovare ospitalità al teatro Hippodrome di Birmingham: «Troppe compagnie di danza a Londra, e pochi soldi a causa della crisi», ha spiegato sir Peter Wright direttore della compagnia. Ma nulla è cambiato della tradizionale bravura del vecchio Sadler's, che accanto al repertorio classico si è aperto ai nuovi coreografi inglesi, assicurano direttori e danzatori: «Noi e il Royal Ballet siamo come due sorelle, la famiglia è la stessa, ma ciascuna ha il suo carattere, il suo stile, la sua allure». Qualche cifra interessante: in un anno il Birmingham Royal Ballet danza 10 settimane all'Hippodrome, 3-4 settimane al Covent Garden di Londra e fa qualche replica al Sadler's Wells Theatre; altre dieci settimane (otto recite per settimana) le fa in tournée in Inghilterra (è uno dei suoi compiti istituzionali); ogni due anni fa una tournée all'estero di 4/5 settimane. Con tutto questo allenamento c'è da stupirsi se sono così bravi? Sergio Trombetta Irek Mukhamedov

Luoghi citati: Birmingham, Francia, Inghilterra, Londra, Mosca, Torino