Abbado: trionfo in teatro, proteste fuori

Abbado: trionfo in teatro, proteste fuori Entusiasmo e tutto esaurito per lo spettacolo con la Chamber Orchestra Abbado: trionfo in teatro, proteste fuori «Le nozze di Figaro» e la contestazione annunciata FERRARA. Grande serata a Ferrara. Claudio Abbado è tornato a dirigere «Le nozze di Figaro»; l'ultima volta, in Italia, lo aveva fatto sul podio della Scala. A Milano le contestazioni di Sant'Ambrogio, il giorno d'apertura della stagione teatrale scaligera, sono quasi un'abitudine, a Ferrara invece questo copione è andato in scena per la prima volta. Contestazione preannunciata da Rifondazione comunista: un gruppetto formato da un centinaio di giovani era presente ieri sera all'ingresso del Teatro Comunale con cartelli, slogan, fischietti e distribuzione di volantini, per manifestare contro la politica dei grandi eventi culturali. I contestatori hanno trovato negativa una spesa di 2 miliardi e 400 milioni per allestire l'opera, mentre cassa integrazione e licenziamenti stanno decimando anche i lavoratori ferraresi. I protagonisti di questa manifestazione di protesta sostengono che la politica culturale di alto livello non produce nulla di buono e duraturo per la città. Urla e fischi fuori dal teatro, tutto esaurito all'interno per lo spettacolo. Abbado è ritornato a Ferrara per la quindicesima volta in sei anni. Venne qui per la prima volta con la Chamber Orchestra of Europe, poi è ritornato tutti gli anni; l'ultima occasione risale al 6 giugno '93, per un concerto sempre alla guida della Chamber. Nell'attesa della rappresentazione il pubblico ha potuto dare un'occhiata alla mostra dedicata al librettista Lorenzo Da Ponte e allestita nel Ridotto del teatro. Sono esposti ritratti di Da Ponte e frontespizi di numerose opere oltre alla riproduzione di alcuni autografi. Questa edizione dell «Nozze di Figaro» fu presentata nella primavera di tre anni fa a Vienna. Allora suonavano i Wiener Philharmoniker, adesso c'è la Chamber Orchestra, che a Ferrara ha una delle sue sedi. Al debutto assoluto anche il coro di «Ferrara Musica» diretto dal ferrarese Giordano Tunioli, direttore del conservatorio musicale «Frescobaldi». Un ritorno invece per il baritono Ruggero Raimondi nel ruolo del conte D'Almaviva e per il soprano Cecilia Gasdia che interpreta la contessa. Entrambi erano stati a Ferrara nel febbraio del '92 per interpretare «Il viaggio a Reims». Alle 20,31 si comincia. La concertazione del maestro Abbado è straordinaria. Il pubblico applaude a scena aperta. Anche gli interpreti sembrano in serata di grazia. Raimondi e la Gasdia in primo piano ma anche Sylvia Me Nair (Susanna), Lucio Gallo (Figaro), Carlo Allemano (Basilio) e Gabriele Sima (Cherubino) se la cavano benissimo. Tutto è iniziato per il verso giusto. Dopo la prima di Ferrara di ieri, Abbado porterà la Chamber a Bologna al Teatro Comunale per un concerto il cui ricavalo sarà de¬ voluto in beneficenza al Fondo per l'ambiente italiano. Sabato il ritorno a Ferrara (le altre repliche sono in programma il 17 e il 19 gennaio). In aprile Claudio Abbado sarà con i Berliner al Festival di Pasqua di Salisburgo con il «Boris Godunov» di Musorgsky. In Italia tornerà in maggio con i Berliner Philharmoniker per il concerto di inaugurazione del Lingotto di Torino. «Le nozze di Figaro» dopo Ferrara verranno proposte in Giappone. «Ferrara fa molto per la musica - ha detto il maestro -. E' da prendere a modello anche per il restauro dei monumenti e per le mostre. Assieme a Pesaro si distingue in campo europeo. In questo stupendo teatro sono nati parecchi progetti in un clima di grande collaborazione. Spero di continuare anche per gli anni a venire». Maurizio Barbieri Davanti al Comunale con cartelli e volantini Claudio Abbado ha diretto le sue «Nozze» discusse