Il paradiso di Fantozzi proibito in parrocchia

Il paradiso di Fantozzi proibito in parrocchia Una circolare vieta la proiezione negli oratori Il paradiso di Fantozzi proibito in parrocchia BERGAMO. Scacciato dal Paradiso, il ragionicr Fantozzi, non poteva certo pretendere di rivivere nei cinema dell'oratorio. Il Centro cattolico cinematografico, che fa capo alla Cei, ha infatti deciso che il film «Fantozzi in paradiso» è «inaccettabile per le sue trivialità» e l'ha inserito nella 4a categoria, quella che per idee, scene o tesi è gravemente offensiva della dottrina e della morale cattolica. Nelle 70 sale parrocchiali della provincia di Bergamo non si è perso tempo: la proiezione è già stata cancellata dai programmi. Un'altra catastrofe por Fantozzi. Ma qua! è la trama della pellicola in questione? Eccola. Il ragioniere si scopre affetto da un male incurabile e si tormenta. Dopo l'ennesima visita medica, però, gli viene comunicato che si è trattato di un clamoroso errore: «Ugo Fantozzi, lei è sano come un pesce». Felice, l'ormai pensionato ragioniere si mette alla guida della sua auto per correre a comunicare la notizia alla moglie. Imprevisto: nel tragitto verso casa resta vittima di un incidente mortale che lo porta dritto dritto in Paradiso. Neppure qui riuscirà a trovare la pace: si reincarna in un altro Fantozzino condannato alla «coazione a ripetere». L'attacco del regista sembra più rivolto al buddhismo che al cristianesimo, vista l'ironia sulla reincarnazione. Ma agli alti prelati non è piaciuto ugualmente. Triviale è l'aggettivo rivolto al cinismo dell'infinita sequenza di funerali che ritorna come un leitmotiv per tutta la durala del film. [c. cob.] Paolo Villaggio alias Fantozzi: è troppo osé per le sale parrocchiali

Persone citate: Fantozzi, Paolo Villaggio, Paradiso, Ugo Fantozzi

Luoghi citati: Bergamo