« E' illegale»

« « e' illegale» Chichita Calvino contro Crovi: «Non ho mai dato il consenso» 8HONO esterrefatta. Già qualche anno fa, su Repubblica, ho diffidato chiunque dal pubblica Ire inediti di Calvino a mia insaputa. In Italia c'è una legge che assicura all'autore o ai suoi credi il copyright delle lettere che ha scritto. Il destinatario risulta proprietario nel senso che può venderle o distruggerle, ma non renderle pubbliche. Perché si seguitano a perpetrare questi illeciti che con dubbio gusto qualche giornale è sempre pronto a sfruttare scandalisticamente7 Trovo l'operazione di Crovi scorretta, segno di un costume che non mi piace. In questi anni, a chi mi ha chiesto di pubblicare lettere inedite di Calvino, non ho negato il consenso. Ho rifiutato solo quando qualche riferimento poteva offendere persone ancora in vita. Mi sono chiesta tante volte cosa avrebbe fatto Italo al mio posto; quali lettere, e con quale criterio, avrebbe voluto fossero pubblicate. Chi può dirlo? Però credo d'interpretare il suo pensiero attraverso una lettera che indirizzò al curatore dell'epistolario di Vittorini. Gli diceva che la vita privata va rispettata. E' bella, inedita, pubblicatela. Di lettere e di manoscritti ne riceveva tanti, da sempre. Guardava con la stessa attenzione l'esordiente e il grande autore. Giudicava con rigore, ma non distruggeva. Consigliava di andare avanti, lavorare ancora... Alla fine però non ne poteva più. Gli chiedevano pareri, ma pure articoli, e in modo pressante. Lui ha cominciato a dire basta. Ho ritrovato una cartella con sopra scritto: "Lettere alle quali non risponderò". Io invece risponderò alla scorrettezza di Crovi ricordando, a lui e a chiunque volesse pubblicare inediti di Calvino senza il consenso mio e di mia figlia, che l'energia per far rispettare la legge non mi manca». Chichita Calvino PARIGI. La vedova del grande scrittore, Chichita Calvino, è di tutt'altro avviso di Raffaele Crovi. E lancia questo messaggio attraverso il nostro giornale.

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