lady golpe: quel nudo un complotto

Udine, la Di Rosa nega lo scandalo. L'avvocato: non c'è denuncia per atti osceni, quereleremo i militari Udine, la Di Rosa nega lo scandalo. L'avvocato: non c'è denuncia per atti osceni, quereleremo i militari lady golpe: quel nudo, un complotto Ma i carabinieri confermano la sexy storia UDINE. «A noi non risulta assolutamente niente. Vorrei precisare che anch'io, qu ndo guido la mia macchina, tengo slacciata la cintura e anche la chiusura lampo dei pantaloni. Perché sto più comodo...». L'avvocato Livio Bemot, dai microfoni di «Studio Aperto», liquida cosi la versione sexy del giallo Di Rosa. Una smentita sui generis, che chiude una giornata frenetica per la donna del golpe, suo marito, il giovane presunto amante, Luca Casonato, un trentenne con precedenti per droga che ci tiene a far sapere che lui non è affatto il «lattaio» di Campoformido. «E' una montatura sporca e meschina», dice Donatella Di Rosa, che oggi sarà a Firenze por l'udienza in cui il gip Maurizio Barbarisi dovrà decidere se riaprire o meno il caso Nardi con una perizia sul Dna. Ieri, intanto, Lady Golpe ha incontrato un magistrato di Udine, Antonella Galli. «La mia è stata una dichiarazione spontanea - spiega -. Le ho raccontato come sono andate le cose: io e mio marito abbiamo passato la serata di domenica con amici e alcuni giornalisti di Udine e di Milano, poi siamo andati a casa di un nostro amico. Verso le quattro del mattino mio marito è rientrato a casa e io, come facciamo sempre da alcuni mesi, l'ho seguito in compagnia di Luca. Poco di¬ stante da casa ci ha fermati una pattuglia di carabinieri chiedendoci i documenti. Lui li ha forniti; io non li avevo, visto che mi sono stati sequestrati da Vigna, il procuratore di Firenze. Ho detto di essere Donatella Di Rosa. Ho chiesto se volevano che li seguissi in caserma. Loro hanno detto di no, mi hanno salutato e siamo rientrati a casa. Tutto qui, il resto è una gigantesca buffonata. Pensate un po' se con tutti i problemi che ho mi fermo in macchina a fare certe cose...». I carabinieri di Udine, però, danno un'altra versione: i due sarebbero stati fermati su un piazzale, non su una strada, «parzialmente svestiti in atteggiamenti intimi». Un'ulteriore conferma verrebbe da una guardia privata della Friulpol, che ha raccontato al Messaggero Veneto di aver visto la macchina della Di Rosa «parcheggiata vicino a una scuola, con i vetri appannati». Su una cosa, comunque, la Di Rosa ha ragione: contro di lei non c'è una denuncia per atti osceni, ma soltanto una «relazione di servizio». Il magistrato si sarebbe preso due giorni per decidere se avviare un procedimento. Lo stesso avvocato Bernot ammette l'esistenza della «relazione», annunciando una querela contro i carabinieri per «violazione del segreto d'ufficio», fg. tib.] Un testimone accusa «Ho visto quei due insieme nell'auto» A destra: Donatella Di Rosa. A sinistra il procuratore Vigna :::::.::::::::::::::::;:;:::::::-:::::-::;:::::::::;:-:.:::::--:::::---:;■■■■> :::::.::;yy.-y.

Persone citate: Antonella Galli, Bernot, Di Rosa, Donatella Di Rosa, Lady Golpe, Luca Casonato, Maurizio Barbarisi, Vigna

Luoghi citati: Campoformido, Firenze, Milano, Udine