Aria pulita ecco il traguardo di Gianni Rogliatti

30 Dopo Detroit lo show di Los Angeles: in primo piano la sfida ambientale Aria pulita, ecco il traguardo Auto elettriche e a metano LOS ANGELES. Insieme con quello di Detroit si è aperto, dall'altro lato dell'America, il Salone dell'auto di Los Angeles. La rassegna è cresciuta in questi anni e offre adesso una sede più bella e moderna con un nuovo grande padiglione che si è aggiunto a quelli già esistenti. Come sempre, l'attenzione è rivolta soprattutto alla protezione dell'ambiente e alla qualità dell'aria. Stavolta, però, c'è una sottile differenza, poiché non si parla solo di auto elettriche, ma anche di auto a gas come soluzione ai guai dell'inquinamento. Premesso che per gli americani il «gas» è solo il metano e non quello liquefatto ottenuto dal petrolio, bisogna spiegare il perché di un tale improvviso interesse. E' successo che i tre grandi costruttori americani di auto (General Motors, Ford e Chrysler) sono arrivati alla conclusione che non è realisticamente possibile produrre entro il 1998 una batteria in grado di offrire prestazioni paragonabili a quelle di un valido motore a benzina. C'è un movimento nascosto (ma non tanto) tendente a far posticipare la legge che impone in California la vendita del 2 per cento di auto elettriche a partire dal 1998 por arrivare al 10 per cento entro il 2003. Una soluzione alternativa sarebbe dunque rimandare l'arrivo dei veicoli «Zev» (cioè a emissioni zero) e di mantenere più a lungo quelli definiti «Ulev» (a emissioni ultrabasse). E' il caso, appunto, di quelli a metano, che per l'occasione sono denominate «Ilev» (a basse emissioni). Da notare che, almeno in questo caso, in Italia siamo un passo davanti agli americani dato che da noi le auto a metano sono già note e diffuse ed esiste anche una rete di rifornimento. Visto che la trasformazione a metano di vetture normali è relativamente semplice, si pensa che entro il 2000 ci saranno in California almeno 200 mila veicoli a gas e 600 punti di servizio. Comunque, l'auto elettrica non è dimenticata, tutt'altro: anzi, rispetto al passato, si può dire che ci sono più prototipi delle grandi Case o di enti pubblici e meno inventori con proposte folcloristiche ma poco pratiche. Questi ultimi sembrano avere imboccato la strada del sistema ibrido, cioè quella del motore a scoppio collegato a un generatore, che viene messo in funzione per aumentare l'autonomia delle vetture elettriche. Nello show di Los Angeles sono esposte varie auto di tale tipo. L'idea più curiosa riguarda una vettura dotata di un piccolo rimorchio che contiene il motogeneratore e si può lasciare a casa per i percorsi brevi, quando si usa solo la trazione elettrica. Altra curiosità è una vettura azionata da «batterie meccaniche», ossia una serie di volani: E' una soluzione di cui riparleremo, per ora basti dire che il prototipo esposto non è funzionante ma si fa notare per la sua straordinaria somiglianza con la Bugatti quattro porte di Giugiaro. Fra i modelli elettrici dei tre big di Detroit, si segnala il monovolume Dodge Caravan Chrysler: è dotato di batterie convenzionali al piombo, pesa kg 2680, ha una velocità massima di 112 km/h e una autonomia variabile tra i 95 e i 140 km/h secondo l'uso. Ma è ancora troppo caro secondo i tecnici della Casa. Un veicolo simile è stato allestito dalla Westinghouse per collaudare i propri componenti, ovvero motori e regolatori di velocità, disponibili per chi desidera fabbricare auto elettriche. Dal canto suo, la General Motore presenta la terza versione della Impact, una vettura progettata ex novo per la trazione elettrica, il cui primo esemplare risale a tre anni fa: oggi ne viene fatta una preserie di 50. La forma è uguale, ma sono state rese più realistiche le prestazioni, ottenibili con normali batterie al piombo: velocità massima 120 km/h, accelerazione da 0 a 96 km/h in 8,5 secondi. Il peso è di kg 1310 e l'autonomia dichiarata tra 110 e 145 km. Si farà mai? A Detroit sono molto scettici. Gianni Rogliatti Due dei veicoli elettrici presentati a Los Angeles: sopra, una berlina studiata da Electricar, a lato, curioso triciclo per compiti particolari

Persone citate: Giugiaro