Zola stretto in una morsa

Zola stretto in una morsa Zola stretto in una morsa Costacurta-Baresi, binomio di ferro BALLOTTA 6. Dalla notte di Wembley a ieri quanto tempo è passato, vero? Desailly lo infastidisce, Papin lo stordisce. Gli chansonniers francesi di scuola Marsiglia - ricordiamolo - non steccano come i belgi dell'Anversa. BALLERI 6. Trova lungo, lunghissimo il corridoio che porta verso la gloria. E i suoi piedi non lo sorreggono neppure al momento dei cross. BENARRIVO 6. Anche lui coinvolto nella bambola del gol di Papin, sembra preoccupato di tamponare più che di spingere. Eranio però l'ha egualmente lasciato di stucco (dal 77' Di Chiara sv). MINOTTI 6. Il libero è tagliato fuori dall'invenzione del montenegrino per Eranio. Una grave pecca a cui cerca rimedio senza fortuna, Rossi gli respinge un colpo di testa a botta sicura. APOLLONI 5,5. Soffre Papin e si arrampica sui vetri, quando il francese stacca davanti a Ballotta allo stopper non resta che guardare nello specchietto retrovisore. SENSINI 5,5. Impoverito dalla genialità di Savicevic e da un compito onestamente poco suo. BROLIN 6. Il gattone svedese sembra sempre fuori partita, ma al 40' indovina un destro che fa sudare Rossi. PIN 6. Verticalizza abbastanza, ma gli manca il cambio di passo. CRIPPA 6. Incrocia Desailly e sono momenti di lotta asperrima eppure leale. ZOLA 6. Gli manca lo spazio vitale, chiuso com'è nella morsa Costacurta-Baresi. Non lesina però le forze scaricando un destro su Rossi e una punizione sulla barriera. ASPRTLLA 6. Nelle rare occasioni in cui i bisonti rossoneri liberano la prateria, trova sempre modo di rendersi pericoloso. Con altruismo si fa notare anche per una rincorsa efficace su Papin. ROSSI 7. Ha fatto il callo ai petardi e agli insulti della curva parmigiana. Sulle conclusioni di Asprilla, Brolin e soprattutto Minotti, allo scadere del primo tempo, i botti li fa lui. Ripresa senza patemi d'animo e stress da lavoro. TASSOTTI 6. Concede qualcosa ad Asprilla, ma è bello vederlo ancora mostruosamente in sella. MALDINI 7. Quando il pallone passa dalle sue parti come d'incanto si spegne ogni velleità parmigiana. Ancora una prestazione da incorniciare. ALBERTINI 6. Prezioso in fase di contenimento, meno illuminante del solito nella fase propositiva della manovra (dal 70' Massaro sv). COSTACURTA 7. Prima o poi vincerà lo Sperone d'oro. Un premio allo stopper che non sa che cosa sia la paura. BARESI 7. Sua Maestà è felice e gioca sul velluto, mai come quest'anno i sudditi della difesa obbediscono ai suoi ordini con dedizione assoluta. ERANIO 6. Un po' nervoso in avvio e impreciso su un assist di Savicevic, completa nell'uno-due con il montenegrino lo scambio necessario a mandare in gol Papin. DESAILLY 6,5. Recupera decine di palloni e si propone al tiro. Scopre doti acrobatiche deviando di nuca verso Ballotta. PAPIN 6,5. Vivo, tenace, detta spesso il lancio dalla retrovie con rapidi smarcamenti che mandano in tilt la difesa parmigiana. Raccoglie nell'azione del gol il frutto di una semina efficace. SAVICEVIC 6,5. Gol a parte, quando con una finta e un tocco prelibato manda a cena l'intera difesa del Parma, delizia la platea con una continua serie di tocchi di classe (dall'87 Panucci sv). DONADONI 6. Pungerà di meno in zona gol, ma usa il fioretto per aprirsi inattesi varchi d'intesa con Savicevic, alle cui spalle opera con precisione. L'arbitro DIAZ 7. Tiene in pugno una partita corretta dimostrando polso e buon senso. Non sempre i guardalinee sono altrettanto puntuali nel segnalargli i fuorigioco. Franco Battolato

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