Giapponesi criticoni e permalosi

Giapponesi RISPONDE O.d.B. Giapponesi criticoni e permalosi GENTILE signora Romei, ho visto anch'io in televisione lo spot in questione e la prima volta mi è parso addirittura di non aver capito bene. Poi su un giornale ho letto anche le dichiarazioni piuttosto umoristiche per chi le faceva e piuttosto sprezzanti per l'interlocutore che le subiva di Mariano da Rondi, direttore della Impact Italia che ha curato la campagna pubblicitaria: «La strategia è semplice, non c'è nessuno spirito polemico (sic), non vogliamo esprimere pareri (sic). Ci limitiamo a dire cifre e dati oggettivi desunti da documenti ufficiali (sic)...». L'ipotesi che si tratti di un esempio di «pubblicità comparativa» non pare molto utilizzabile. 1 due termini della comparazione sono troppo diversi. Potrebbe esserci, caso mai, comparazione nella realtà tra comizio- Giappcritie perm onesi coni malosi ne in Giappone e corruzione in Italia. E non so indovinare il risultato. In compenso, se noi facessimo uno spot sul tipo di quello della «Toyota» con una qualsiasi macchina, una qualsiasi cosa nostra messa in comparazione con la corruzione giapponese, i giapponesi non resterebbero affatto indifferenti perche sono molto permalosi. Ne sa qualcosa l'autore di best-seller Michael Crichton che nel suo interessantissimo romanzo Sol Levante ha lanciato molti strali contro la corruzione giapponese, suscitando grandi proteste, e soprattutto grandi censure nel film che dal suo romanzo ha tratto Philip Kaufman. Kaufman, il regista che aveva già rovinato il film tratto dal romanzo di Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere, non è decisamente granché, ma, messo nelle peste dai veti giapponesi, ha rinunciato al meglio della storia, naufragando penosamente, nonostante l'interpretazione come sempre fascinosa di Scan Connery. Ma, questi rischi, noi non li correremo mai, siamo sempre disposti a lasciar gli stranieri parlar male di noi e, quando non lo fanno loro, passiamo addirittura a sparlar noi di noi stessi. Oreste del Buono Gentile signor Del Buono, davanti allo spot che, per far la pubblicità alla «Toyota Carina E», mostra qualcuno dei grandi scandali italiani, le opere pubbliche lasciate senza fine, i ruderi precoci di Tangentopoli, per far capire la perfezione della macchina giapponese e la irriducibile distanza dell'imperfezione nostra, quasi m'è venuto da piangere. Di essere ridotti male, lo sappiamo da tempo, e lo diciamo, lo ripetiamo persino troppo. Ma gli stranieri esagerano proprio e usano addirittura le nostre vergogne per guadagnare alle nostre spalle... Anna C. Romei, Milano

Persone citate: Anna C. Romei, Connery, Del Buono, Kaufman, Michael Crichton, Milan Kundera, Oreste Del Buono, Philip Kaufman, Romei, Rondi

Luoghi citati: Giappone, Italia, Milano