Spara alla figlia di 12 anni, poi si ammazza di D. Bar.

Spara alla figlia di 12 anni, poi si ammazza Livorno, agenti insospettiti dalla posizione del fucile. Interrogata l'anziana madre della donna Spara alla figlia di 12 anni, poi si ammazza Ma sulla ricostruzione dell'omicidio-suicidio c'è un mistero LIVORNO. Tre colpi di fucile, ieri alle 4, hanno rotto il silenzio pomeridiano di una viuzza alla periferia di Livorno. In una villetta bifamigliare si è consumata l'ennesima tragedia della follia: la madre spara alla figlia e poi a sua volta si uccide. E' questa la prima ipotesi formulata dagli inquirenti sulla scena della tragedia che presenta comunque ancora molti punti oscuri. Rossella Novi, casalinga trentaseienne, imbraccia il fucile del marito, lo punta su Elena, la sua bambina dodicenne, e fa fuoco: due colpi al petto, la morte è istantanea. Poi infierisce su se stes¬ sa e spara il terzo proiettile calibro 12, dopo aver ricaricato il fucile da caccia sovrapposto. Un particolare agghiacciante, una ricostruzione che non ha però avuto ancora il conforto di una conferma e che perciò, nelle prossime ore, potrebbe essere completamente ribaltata. In casa c'era anche l'anziana madre di Rossella. E' stata lei, Loriana, a dare l'allarme ai vicini, uscendo di casa intontita, quasi incapace di formulare le parole. Ma l'effetto, più che alla tragedia, era dovuto agli psicofarmaci, che prende ormai da anni. Ed è sulla malattia mentale della donna che si addensano ora i dubbi degli inquirenti. Solo oggi, quando sarà stata eseguita l'autopsia, sarà possibile sapere con certezza se si sia trattato di un omicidio-suicidio oppure di un duplice omicidio. L'arma del delitto si trovava infatti ad una distanza sospetta dai due cadaveri ed è quindi possibile che ad imbracciarla possa essere stata una terza persona. Sicuramente non il padre di Elena, Roberto Paradisi, un operaio edile che al momento dei fatti si trovava sul lavoro. Lì lo hanno raggiunto gli uomini della polizia che lo hanno condotto in questura. Dalla sua testimonianza emerge ora che anche la moglie, Rossella Novi, soffriva a sua volta, da qualche tempo, di crisi depressive. Una conseguenza della lunga e faticosa assistenza dedicata alla madre la cui salute mentale era più seriamente compromessa. Ieri sera la donna non era ancora stata sottoposta ad interrogatorio, ma forse oggi sarà in grado di aiutare gli inquirenti a far luce su questa follia che ha stroncato la vita di Elena. Una bambina felice, tranquilla, che frequentava la prima classe alla scuola media «Pazzini», e che poco prima le amiche avevano visto correre e giocare in strada. [d. bar.]

Persone citate: Pazzini, Roberto Paradisi, Rossella Novi

Luoghi citati: Livorno