«Sono semplice Amo mio marito» di G. Tib.

«Sono semplice Arno mio marito» «Sono semplice Arno mio marito» L'avevano già battezzato Histoire di D: un giallo sexy fatto di amori senza età e intrighi senza fine che si allacciavano in un groviglio intricato da telenovela. Al centro di tutto lei, Donatella, una signora di 34 anni che raccontava di strane cospirazioni e di ancor più strane relazioni: un tenente colonnello che prima di sposarla aveva amato l'anziana madre di un terrorista nero, e un generale che pretendeva di essere il suo amante e invece tramava per conquistare il potere. «Quello a letto non mi ha visto nemmeno con il cannocchiale», diceva lei. Mentre lui - il generale Franco Monticone, eroe delle missioni di pace in Kurdistan e nel Libano - confessava di essere rimasto stregato dagli occhi e dalle gonne mozzafiato di Donatella. Stregato al punto da consegnarle settecento milioni in cambio di qualche vaga promessa. «Ho conosciuto la signora Michittu perché da lei contattato telefonicamente - scandiva il generale nella denuncia per estorsione presentata ai carabinieri - Si era presentata come dottoressa Maestri, amica della famiglia Michittu. Poiché all'epoca avevo iniziato una causa di separazione da mia moglie, ho allacciato una relazione sentimentale con la predetta con incontri saltuari...». Il terribile linguaggio dei verbali giudiziari uccideva passione e romanticismo. Donatella Di Rosa non aveva problemi a smentire: nessuna relazione, nessun tradimento ad Aldo Michitfu, amico e sottoposto del generale. Continuò a smentire con foga anche quando la troupe di Emilio Fede, con uno scoop che fece impazzire il pubblico di Beautiful e Quando si ama, scoprì l'albergo segreto in cui i due andavano a rifugiarsi. Ma ormai Donatella Di Rosa era diventata una star della tv. Le telecamere indugiavano sui suoi occhi, che le lenti colorate facevano diventare azzurrissimi. Parlava di Gianni Nardi, di complotti internazionali. «Sono una donna semplice che ama suo marito», ripeteva seccata a chi le chiedeva della sua vita privata, mentre i settimanali rosa ricostruivano un passato perlomeno turbolento. A sedici anni il primo matrimonio, un «matrimonio riparatore» come si diceva una volta. Il marito resta con lei qualche mese. Poi, dopo la nascita di Daniele, si eclissa. La storia degli amori di Donatella conosce altre tappe: un coetaneo a Brescia, dove si era trasferita con la famiglia, cui racconta - mentendo - di essere incinta. Nel 1986, l'incontro con Aldo Michittu. L'anno dopo le nozze. «Il mio è un matrimonio fedele», giurava lei nel pieno del giallo. «Mia madre non c'è», ripeteva ieri al telefono il figlio Daniele, con la voce un po' triste.[g. tib.]

Persone citate: Aldo Michitfu, Aldo Michittu, Donatella Di Rosa, Emilio Fede, Franco Monticone, Gianni Nardi, Michittu

Luoghi citati: Brescia, Kurdistan, Libano