«La mia alcova sul Cupolone»

L'avventura finisce alle quattro del mattino Il suo partner, dice la gente, è un lattaio Gli agenti erano arrivati sul piazzale dopo che era suonato l'allarme dell'edificio I POSTI DEL SESSO «La mia alcova sul Cupolone» La Sandrelli confessa un suo segreto j"| L posto più strano in cui I ho fatto l'amore? Sulla Ba■ silica di San Pietro...»: lo confessa, in un'ampia intervista a «Sette», Stefania Sandrelli. Che precisa: «Sì, prima di arrivare sulla cupola, a metà scala. C'eravamo solo noi: ne abbiamo approfittato». A farle perdere ogni inibizione era stata «una voglia incontenibile», più che l'eccitazione provocata dall'idea di essere scoperti. Stefania Sandrelli, 47 anni, si racconta: i suoi uomini importanti con storie durate anni, la sua prima notte d'amore su una spiaggia con Gino Paoli (ma «tecnicamente fu un errore»), la brutta sensazione quando si è sentita rifiutata, lei così bella e desiderata dagli uomini, i tradimenti, i litigi e le botte. Quindi, la carriera artistica che in trentadue anni di cinema ha fatto di lei una delle interpreti italiane più conosciute: tanto che pare sia diventata l'attrice preferita dell'ultranazionalista russo Zhirinovskij, che non l'ha più dimenticata da quanto ha visto «Sedotta e abbandonata». E poi la sua esuberanza sessuale, che l'ha portata a dire: «Vorrei trovare la pace dei sensi, perché la passione è fatica». Il bisogno di fare l'amore l'ha tradita mentre con il suo compagno stava visitando il cupolone di San Pietro. Ma è in buona compagnia Stefania Sandrelli. Altri «vip» hanno raccontato di amplessi e abbracci avvenuti, anzi favoriti, dai luoghi strani. Storie che sembrano uscite dalle pagine de «Il danno», di Josphine Hart. Per esempio, Maureen O'Hara. L'attrice riuscì a mandare in rovina un giornale perché nella posta del lettore era stato rivelato che a lei piaceva far l'amore con i partners nelle sale dei cinematografi. Numerosi personaggi hanno affidato a libri o memoriali il racconto delle loro performances erotiche: dalle attrici più o meno porno che si scoprono anche la passione per la penna, alle scrittrici. Ad esempio Moana Pozzi ha rivelato di aver fatto l'amore con il calciatore Marco Tardelli nel parcheggio di un aeroporto. La scrittrice Carmen Llera, vedova di Alberto Moravia, racconta dell'incontro sessuale con un regista (Francesco Nuti, pare) dentro una toilette: senza togliersi gli occhiali da sole, gli ha solo detto «vie- ni»... Di altri personaggi e dei loro «raptus» sessuali si è invece occupata la cronaca. Come i due ragazzi genovesi Roberto e Silvia, che non sapendo resistere alla passione facevano l'amore nel giardino davanti alla casa di Cristoforo Colombo: furono sorpresi da un vigile urbano e denunciati per atti osceni in luogo pubblico. La loro vicenda finì anche in tv: ci piace fare l'amore in condizioni difficili, confessarono. Ed elencarono: una volta dietro un bidone della spazzatura in un carrugio, mentre pioveva a dirotto; un'altra in una cabina telefonica, oppure nei vagoni fermi della stazione. Oppure come i due passeggeri di un De 10 della British Airways, in volo da Londra a New York, che si rifugiarono nella toilette di bordo per sfogare i loro desideri. Forse tutto sarebbe passato liscio, ma l'ambiente ristretto e le performances focose dei due amanti avevano fatto innalzare la temperatura del bagno e così era scattato l'allarme antincendio. Con grande sorpresa del comandante quando aprì, forzando, la porta della toilette. Sempre l'aereo, un piccolo Cessna, è stato il teatro dell'avventura di due amanti in Scozia: con il sodilo dell'aereo da turismo trasformato in alcova, i due innamorati si sono lasciati andare a un «amplesso in alta quota» finito sui registratori della torre di controllo dell'aeroporto. Infatti il pilota, inavvertitamente, avevano lasciato aperta la loro radio sulla frequenza usata dai piloti e dai controllori di volo: e così, per un'ora, invece delle comunicazioni su decolli, attcrraggi e quote, si sono sentiti gridolini, sospiri e battute, con lui finto ingenuo e lei provocante e decisa a tutto. Se poi non bastano i fatti reali, c'è il cinema a eccitare la fantasia. Da «Emmanuelle» dove la protagonista, ancora in aereo, si concede disinvolta a un passeggero sconosciuto, al remake di «Il postino suona sempre due volte», in cui Jack Nicholson seduce Jessica Lange sul tavolo di cucina di un motel. Da «Attrazione fatale» in cui Michael Douglas si avvinghia a Glenn Close nella cabina di un ascensore fino al più celebre «Nove settimane e mezzo», dove i protagonisti hanno amplessi un po' dappertutto. [r. cri.] Mania imitata da altri vip Moana Pozzi nel parcheggio e Carmen Llera in toilette M■ Stefania Sandrelli Mastroianni e la Ekberg sul Cupolone in «La dolce vita»

Luoghi citati: Londra, New York, Scozia