Parigi preme, Ghali e Londra frenano

Parigi preme, Ghali e Londra frenano LITE SUL BLITZ Parigi preme, Ghali e Londra frenano NEW YORK. Gravi contrasti sono emersi ieri tra il segretario generale delle Nazioni Unite e il comandante delle forze dell'Onu in Bosnia, il generale francese Jean Cot. Secondo fonti diplomatiche anonime del Palazzo di vetro, un richiamo scritto all'ordine è stato inviato da Boutros-Ghali a Cot nel week-end, a causa delle dichiarazioni rilasciate dal generale a «Le Monde». Cot aveva detto che è ora che Ghali gli deleghi il potere di decidere eventuali attacchi aerei in Bosnia. Secondo il «Washington Post» Cot si sarebbe anche rivolto ai Paesi con truppe nella ex Jugoslavia perché esercitino pressioni sul segretario generale per spingerlo ad agire, e Boutros-Ghali se ne è adontato. Il segretario dell'Onu è stato sempre riluttante a permettere attacchi aerei. Sempre ieri Boutros-Ghali ha detto al ministro degli Esteri francese Alain Juppé che le operazioni dell'Unprofor nelle città bosniache di Tuzla e Srebrenica «verranno pianificate nel più breve tempo possibile». Si tratta, per ora, solo di avvicendare le truppe Onu già presenti, impegnate in missione umanitaria. Mentre Parigi caldeggia l'azione, Londra è tutt'altro che entusiasta dell'idea di bombardamenti aerei in Bosnia. Lo ha detto esplicitamente ieri alla Bbc Malcolm Rifkind, ministro della Difesa britannico. «Abbiamo troppe forze di terra impagnate in compiti umanitari, c'è il rischio di colpirle o di esporle a una rappresaglie serba», ha detto Rifkind. [Agi]

Persone citate: Ghali, Jean Cot, Malcolm Rifkind, Rifkind

Luoghi citati: Jugoslavia, Londra, New York, Parigi