Sesso e violenza in tv Bonn invoca la censura di Emanuele Novazio

I pornofilm proibiti anche di notte I pornofilm proibiti anche di notte Sesso e violenza in tv Bonn invoca ia censura Governo e Spd d'accordo: ora basta Mezzo miliardo di multa a chi sgarra BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sesso e violenza al bando dalla tv tedesca. I principali partiti sembrano d'accordo: film e spettacoli a carattere pornografico o brutale non potranno più essere trasmessi, neanche nelle ore notturne. Chi non rispetterà il divieto - che potrebbe entrare presto in vigore, considerata l'unanimità di consensi al «Bundestag» - pagherà multe salate, fino a mezzo miliardo di lire. I recidivi perderanno la licenza. «Le emittenti hanno superato il limite, devono assolutamente smetterla», sostiene l'autore del progetto, il socialdemocratico Wilhelm Schimdt, che cita un solo dato per tutti: fra l'agosto e il novembre dell'anno scorso i canali tedeschi hanno trasmesso 47 film a prevalente carattere pornografico o violento. Naturalmente ci sono anche gli show disinvolti, in seconda o addirittura in prima serata. L'anno scorso aveva fatto scandalo il kamasutra all'ora di cena, uno spettacolo esplicito e senza sottintesi che aveva segnato una svolta, nella tenace «apertura al sesso» della quale molte emittenti sono protagoniste. Su un canale di Berlino, una coppia completamente nuda aveva illustrato in dettaglio le posizioni dell'amore nell'ora di massimo ascolto, le 19,30, mentre il presentatore, nudo anche lui, commentava e approfondiva i pochi dettagli lasciati in ombra. Lo scandalo sollevato da alcuni giornali aveva convinto l'Ente di controllo per le tv via cavo ad aprire un'inchiesta. Ma l'episodio aveva riproposto il problema più generale dello «schermo erotico»: invaso da film e da talk show a sensazione, da spogliarelli patinati di produzione americana o da strip più domestici, di produzione locale. Un'emittente soprattutto è spesso sotto tiro: «Rtl Plus» di Colonia, al centro di polemiche roventi ma anche molto abile nel rastrellare pubblicità e simpatie fra il pubblico. Il suo indice di gradimento è in progressione costante nelle fasce principali di programmazione: grazie a programmi autorevoli, ma soprattutto per il sapiente equilibrio fra soap opera, varietà e una fascia sexy concentrata soprattutto nel fine settimana, alla quale «Sat 1 », altra emittente in ascesa, fa un'efficace concorrenza. E' però l'insieme della programmazione nazionale - ma la Germania non è certo un caso unico, in Europa - a preoccupare i politici di tutti i partiti. E non soltanto per le scene ad «alta valenza erotica». Statistiche recenti hanno svelato che ogni giorno la tv tedesca - nell'insieme dei suoi canali, pubblici e privati - trasmette le immagini di settanta omicidi; ogni settimana, gli episodi di violenza sono quasi tremila. Quali effetti questo bombardamento permanente abbia, soprattutto sugli spettatori più giovani, è facile immaginare: continua ad abbassarsi l'età in cui esplodono i comportamenti violenti e le aggressioni dirette, confermano dati nazionali. I più recenti assicurano che si comincia dall'asilo, che già a tre anni si commettono «azioni di violenza brutale»: non soltanto per responsabilità della tv, certo, ma con il suo attivo contributo. Emanuele Novazio

Persone citate: Wilhelm Schimdt

Luoghi citati: Berlino, Colonia, Europa, Germania