Fonteyn e Nureyev, miti della danza su un video Con Margot e Rudolf di Sergio Trombetta

Fonteyn e Nureyev, miti della danza su un video Fonteyn e Nureyev, miti della danza su un video Con Margot e Rudolf Stasera al Piccolo Regio sarà presentata una serie di storici brani E venerdì al Grande Regio va in scena ilRoyal Birmingham Ballet Fu uno dei primi giorni del '62 quando Rudolf Nureyev si trovava in Danimarca. Squillò il telefono. Era una chiamata destinata a cambiare la sua vita: Margot Fonteyn lo invitava a danzare a Londra. Lei aveva 43 anni e si era già guadagnata la fama e gloria di una fra le maggiori danzatrici di questo secolo. Lui di anni ne aveva appena 23, ma la sua clamorosa fuga a Parigi pochi mesi prima lo avava già fatto conoscere in tutto il mondo. Stava per nascere una incredibile e straordinaria coppia di danzatori. Una ballerina che sembrava destinata ad avviarsi al declino della sua carriera stava per trovare un nuovo impulso alla propria a;te che le avrebbe regalato altri applausi per quasi quindici anni. Una fama che avrebbe dato gloria e successo anche alla danza inglese degli Anni 60. Ecco perchè in una rassegna di video come quella organizzata dal Teatro Regio (sino a venerdì) per l'arrivo del Royal Birmingham Ballet con «La fille mal gardée» (da venerdì prossimo al Grande Regio) e dedicata alla danza inglese non poteva mancare l'appuntamento di questa sera alle 20,30 al Piccolo Regio, «Due miti: Margot Fonteyn e Rudolf Nureyev» dove la critica di danza Vittoria Doglio presenterà una serie di brani, ormai storici che vedono impegnati Margot e Rudy in brani da «Bella addormentata», da «Lago dei cigni», da «Corsaro», e soprat- tutto dal bellissimo e famosissimo «Marguerite et Armand» creato nel 1964 da Frederick Ashton, dove la storia d'amore e passione della dama delle camelie era danzata sulla musica per pianoforte di Liszt, (i costumi erano di Cecil Beaton). E' il successo che sancisce definitivamente la grandezza della coppia. In Margot, Rudy trova un'amica protettiva, disposta a capirlo. In Rudy lei scopre una nuova giovinezza artistica. In entrambi il pubblico vede una coppia di danzatori dall'ineguagliabile mix che unisce la rovente irruenza di lui alla solare serenità di lei. La nobile riservatezza, le tonalità trattenute del lirismo, il controllo e la precisione affascinante della Fonteyn sembravano venire intensificate dall'impeto della sen¬ sualità di Nureyev. Una intesa artistica siglata subito, il 21 febbraio del 1962 al Covent Garden quando per la prima volta danzarono insieme. Fu una «Giselle» passata alla storia. Non solo per l'interpretazione dei due protagonisti, ma per il gesto di devozione e ringraziamento che Nureyev ebbe nei confronti della sua partner al termine della rappresentazione. Dopo infinite chiamate, a Margot Fonteyn viene offerto un mazzo di rose, lei ne estrae una, la bacia e la porge al suo partner, il quale in una mossa improvvisa e certamente non studiata, prende la rosa, la stringe al cuore e si inginocchia di fronte alla ballerina. Sergio Trombetta Un giovane Rudolf Nureyev con la famosa étoile inglese Margot Fonteyn

Luoghi citati: Danimarca, Londra, Parigi