Finisce in manette anche l'ex presidente del Consiglio regionale toscano lettori ottici altri 6 arresti di Angelo Conti

Finisce in manette anche l'ex presidente del Consiglio regionale toscano Finisce in manette anche l'ex presidente del Consiglio regionale toscano lettori ottici, altri 6 arresti L'appalto guidato dalpsi Un commando era venuto a Torino da Roma e dalla Toscana per «addomesticare» l'appalto dei lettori ottici, apparecchiature destinate a leggere e catalogare 50 milioni di ricette ogni anno. L'aveva chiamato l'assessore regionale alla Sanità del Piemonte Eugenio Maccari, su consiglio del suo collega toscano Bellucci, anche lui socialista, e in linea con le indicazioni ricevute dal segretario amministrativo psi, lo scomparso Vincenzo Balzamo. Per rendere credibile al massimo le procedure per la fornitura (prezzo base 7 miliardi 650 milioni), Maccari aveva affiancato ai quattro «incursori» che venivano da lontano, tre suoi funzionari. La loro presenza (nella sostanza ininfluente, perché in minoranza) avrebbe dato una patina di serietà ad un appalto nel quale tutto era già stato deciso a Roma. La gara fu vinta dalla ditta che doveva vincere (la Centro Matic di Firenze, con un'offerta pari al prezzo base, mentre le altre due concorrenti, che chiedevano 3 miliardi di meno, furono escluse per vizi di forma), ma la tangente relativa non fu mai pagata. Maccari venne arrestato a febbraio, pare il giorno prima di incassarla. Le manette sono tornate a scattare ieri all'alba. I carabinieri della compagnia di Rivoli, coordinati dal capitano Franco Golini, hanno bloccato Paolo Benelli, 54 anni, ex assessore alla Sanità ed ex presidente del Consiglio regionale toscano; Romano Conti, 55 anni, titolare della Centro Matic di Capalle (Firenze), la ditta che fornì i lettori ottici e sponsorizzatrice, fino a un anno fa, dell'omonima squadra di pallavolo di Serie A; Stefano Narducci, 52 anni, responsabile dei servizi farmaceutici della Regione Toscana; Guido Vis- sicchio, 45 anni, romano, dirigente della Italsiel, una società che forniva consulenze informatiche al ministero della Sanità; Giovanni Angioni, 45 anni, dirigente del Poligrafico di Stato; Giorgio Verdecchia, 50 anni, direttore generale del Consiglio sanitario nazionale. Questi ultimi componevano il «quartetto» imposto a Maccari da Benelli e Balzamo. Sono tutti accusati di corruzione. Inquisito, ma senza manet- te, anche Eugenio Maccari: l'assessore avrebbe infatti offerto «piena collaborazione» agli inquirenti. Completamente scagionati (il gip ha disposto l'archiviazione delle pratiche che li riguardavano) risultano i tre funzionari della Regione Piemonte, la cui buona fede è parsa evidente. Da Torino a Firenze, a Roma, alla Campania (dove è partita nei mesi scorsi un'inchiesta per analoghe forniture). Secon- do gli inquirenti, il sostituto procuratore Donatella Masia ed il gip Sebastiano Sorbello, emergerebbe un accordo nazionale per la spartizione degli appalti nato insieme con il varo della legge nazionale che sancì l'obbligo di adottare i lettori ottici por le ricette delle medicine (voluta dall'ex ministra De Lorenzo). La svolta decisiva nelle indagini sarebbe stata data da Maccari. L'ex assessore socialista avrebbe raccontato di avere incontrato a Roma l'ex segretario amministrativo del psi, il defunto Vincenzo Balzamo, da cui ebbe indicazioni perentorie per l'appalto in Piemonte dei lettori ottici. A quella riunione avrebbe partecipato il Benelli, membro anche del consiglio sanitario nazionale, che avrebbe poi seguito la vicenda nei dettagli. La tangente, che la Centro Matic si sarebbe impegnata a versare a Maccari, sarebbe stata del 4% del valore globale, circa 305 milioni. Una somma non elevata, ma probabilmente accompagnata da altre «donazioni» alla segreteria amministrativa centrale del psi. Maccari avrebbe ammesso che parte di quel denaro (promesso e mai consegnato) era destinato alla sua campagna elettorale. Angelo Conti Tutto era stato deciso a Roma con il defunto amministratore Vincenzo Balzamo II capannone che a Collegno ospita i lettori ottici inutilizzati voluti da Eugenio Maccari