Sulla Bosnia guerra tra Comune e Provincia di Gianni Bisio

Sulla Bosnia guerra tra Comune e Provincia Polemiche, lettere e delibere: ma non c'è ancora l'intesa per ospitare i bimbi dell'ex Jugoslavia Sulla Bosnia guerra tra Comune e Provincia Castellani e Ricca in lite sul futuro di 100 piccoli prof Ughi Guerra, a parole, per le vittime di una guerra vera, quella che si sta combattendo nella ex Jugoslavia. E' scoppiata fra la Provincia e il Comune per una divergenza di vedute sul possibile intervento a favore dei bimbi vittime del conflitto in Bosnia. Se da Palazzo Cisterna il presidente Ricca stanzia 50 milioni (cifra insufficiente) per ospitare un centinaio di piccoli profughi di Sarajevo e chiede al Comune di poter utilizzare uno stabile in strada Mongreno, di competenza municipale (in uso all'Opera pia Ottolenghi e in via di disattivazione), da Palazzo Civico il sindaco Castellani rifiuta di con cedere i locali e invita la Provincia a studiare un serio progetto, a non fare demagogia, a pensare ad un intervento meno «ghettizzante» di inserimento. C'è da auspicare un incontro chiarificatore che smorzi gli entusiasmi, forse troppo irrazionali della Provincia nella sua im¬ provvisata crociata pro-Bosnia, e nel medesimo tempo sfumi le bacchettate che il professor Castellani ha distribuito in consiglio comunale su Ricca e la sua giunta, rispondendo ad un'interrogazione della consigliera Artesio di Rifondazione sul problema dei profughi. In realtà non ci sarebbe guerra se alla lettera di Ricca, che chiedeva i locali, si fosse risposto, anche no, ma sempre con una lettera che ne spiegasse le ragioni. Non in di- battito pubblico. Il consiglio provinciale, con l'eccezione di pds e Rifondazione, non ha gradito la lezione contenuta nelle quattro pagine del verbale della seduta del 20 dicembre e soprattutto l'esplicita accusa di demagogia: «Noi ci siamo rifiutati - aveva detto Castellani - di giocare per motivi di immagine con la vita di questi bambini perché non è così che si affronta il problema dell'assistenza ai bimbi bosniaci. Questa, secondo me, lo dico con molta fermezza, è pura demagogia». Spiega oggi Castellani: «All'inizio di dicembre un dirigente del gabinetto del presidente Ricca telefonò all'assessore Migliasso per capire che cosa pensavamo di un progetto sui bimbi bosniaci che prevedeva di portare a Torino cento bimbi prelevandoli dai campi profughi. C'era uno stanziamento di 50 milioni per l'Opera Pia Ottolenghi di strada Mongreno, senza personale. La Migliasso disse che ci voleva un progetto serio: organizzazione, animatori, inserimenti famigliari. Io spiegai queste cose a Ricca e gli dissi: facciamo ma non improvvisiamo. Poi arrivò l'interrogazione della Artesio e io risposi». Ma la giunta provinciale, il 10 dicembre, approvò la delibera per i 50 milioni senza dire niente al Comune che lo ha saputo soltanto adesso. Gianni Bisio II presidente della Provincia di Torino Luigi Ricca e il sindaco Valentino Castellani in polemica per il progetto di ospitalità ai profughi della Bosnia

Luoghi citati: Bosnia, Jugoslavia, Sarajevo, Torino