Parma, la coppa contro i veleni

Parma, la coppa contro i veleni Parma, la coppa contro i veleni Scala-, ma non siamo pronti per i miracoli PARMA DAL NOSTRO INVIATO «Sicuramente è un momento di transizione tra il girone di andata che ci ha visto grandi protagonisti e la sconfitta con l'Udinese che ci ha lasciato di stucco». Stefano Tanzi, giovane vicepresidente del Parma, parla anche a nome del padre, il Cavalier Calisto. «La Supercoppa viene al momento giusto. Vorremmo mettere in bacheca questo trofeo. Siamo l'unica squadra in corsa per il grande slam, proviamoci. La Supercoppa ò il trofeo più vicino, quindi più possibile. In Coppa Italia siamo quasi in semifinale con buone chances di andare in finale. Poi viene la Coppa Coppe, terreno che conosciamo bene ma che ci vedrà impegnati in una finale anticipata con l'Ajax. Infine il campionato. E' il sogno che abbiamo sempre coltivato. Non abbiamo mai pensato di vincere lo scudetto ma abbiamo rinforzato la squadra per farlo. Se siamo soddisfatti? Finire tra le prime cinque e andare in Uefa e il vero e unico traguardo minimo, tutto il resto è un di più». L'impressione ò che il Parma stia cercando la migliore via d'uscita - e la Supercoppa giunge a proposito - per scaricare nel doppio confronto con il Milan i veleni accumulati negli ultimi rovesci in campionato. Crisi di risultati, è vero, e non crollo del gruppo clic lo stesso Tanzi ha definito «più unito che mai». Ma come spiegare che con quattro punti in più rispetto all'anno scorso la squadra si sente quasi fuori dal giro scudetto? Risponde Zoratto, saggio centrocampista: «Con Zola e Crippa siamo migliorati singolarmente, ma abbiamo perso qualcosa nella manovra collettiva. E il caso Melli prima, le polemiche su Asprilla poi, non ci hanno fatto bene. L'involuzione del gioco c'è, inutile nasconderlo. E non sarà facile risalire le posizioni». Scala tenta un'analisi più a largo raggio: «Siamo cresciuti a dismisura. Alzi la mano chi avrebbe pensato che a quattro anni dalla promozione in A saremmo stati qui a lottare su quattro fronti. Cerchiamo di essere tolleranti sul Parma. Ho dovuto cambiare qualcosa negli schemi e il mosaico non è ancora completo, saremo davvero competitivi fra un anno. Non ho mai detto che il Parma era da scudetto e per inciso non capisco perché la gente si scandalizzi. Ho sempre ricordato ai miei giocatori che per vincerlo avremmo dovuto disputare un torneo di altissimo livello. Ma siamo giovani. Sapete la differenza tra noi e i rossoneri? Il Parma non segna e al minimo errore in difesa viene castigato. Il Milan non segna ma non prende mai gol, la difesa è il vero punto forte della squadra». «Con questo - dice Scala - non ho nulla da rimproverare ai miei. Sono difetti, ingenuità che, una volta eliminati, ci riporteranno in alto. Non sono errori tattici quelli che ci hanno tolto almeno tre punti fra Napoli, Piacenza e Udinese. Il presidente Pedraneschi fa bene a parlare di scudetto e a pretendere di più, tocca a me discutere con i ragazzi, capirli e rispondere in prima persona alla proprietà. Il morale è buono anche se si può essere amareggiati. Sono contento di affrontare il Milan anche se, onestamente, una finale con il Marsiglia avrebbe dato un tocco di internazionalità e quindi un altro fascino a questa finale». Unica novità di rilievo, nella squadra, la presenza tra i pali di Ballotta. Bucci è il portiere della domenica e della Coppa Coppe «anche perché - dice Scala - se Sacchi mi dà retta lo porta in America e sarà felice della scelta». Franco Badolato Il tecnico emiliano: nessun rimprovero ai giocatori, paghiamo le ingenuità Il vice presidente Tanzi: siamo in corsa per il grande slam, è giusto provarci DUE ITALIANE NELL'ALBO D'ORO 1972 AJAX (1 -3 e 3-2 al Glasgow Rangers) 1973 AJAX (0-1 e 6-0 al Milan) 1975 DINAMO KIEV (1-0 e 2-0 al Bayern M.) 1976 ANDERLECHT (1 -2 e 4-1 al Bayern M.) 1977 LIVERPOOL (1-1 e 6-0 all'Amburgo) 1978 ANDERLECHT (3-1 e 1-2 al Liverpool) 1979 NOTTINGHAM FOREST (1 ? e 1 -1 al Barcellona) 1980 VALENCIA (2-1 e 0-1 al Nottingham) 1982 ASTON VILLA (0-1 e 3-0 al Barcellona) 1983 ABERDEEN (0-0 e 2-0 all'Amburgo) 1985 JUVENTUS (2-0 al Liverpool) 1986 STEAUA BUCAREST (1-0 alia Dinamo Kiev) 1987 PORTO (1-0 e 1-0 all'Ajax) 1988 MALINES (3-0 e 0-1 all'Eindhoven) 1989 MILAN (1 -1 e 1 -0 al Barcellona) 1990 MILAN (1-1 e 2-0 alia Sampdoria) 1991 MANCHESTER U. (1-0 alia Stella Rossa B.) 1992 BARCELLONA (1 -1 e 2-1 al Werder Brema) PERSÉNSlìtl VÌA LIBERÀ DALL'UEFA " PARMA. Solo ieri mattina, quando è arrivato un fax di scuse dall'Uefa, il Parma ha saputo con certezza che avrebbe potuto schierare Sensini stasera in Supercoppa. Un mese fa, alla società emiliana l'Uefa aveva detto che fino al 15 gennaio il giocatore acquistato a novembre dall'Udinese non poteva essere impiegato. Poi, qualcuno, all'Uefa, si deve essere ricordato che al Milan era stata data risposta diversa: Desailly utilizzabile sia a Tokyo (come è avvenuto) sia in Supercoppa. Trattandosi di manifestazione dalla data fluttuante, l'Uefa ha ritenuto di non porre vincoli, come avviene invece per gli stranieri ingaggiati dopo il primo agosto. La Lega del basket di serie A ha rinnovato il proprio marchio. Rimpicciolisce la parola Lega, arriva ed appare più in grande la parola Basket. Perché si pensi al basket prima che ad altro. Il senatore Umberto Bossi, indispettito, per evitare altre manovre di cui non sia lui l'unico playmaker, pare sia disposto a scendere in campo per lare la guardia.