Anche Iva fu regina

Anche Iva fu regina Anche Iva fu regina Le mille avventure degli eroi in tv, al cinema e nei fumetti il moschettieri di Francia, il il loro coraggio, la loro noH biltà, fanno sognare da sempre. Cinema, tivù, animazione hanno moltiplicato per mille le avventure create dalla fantasia di Alessandro Dumas. Affrontandole da tanti punti di vista diversi: come in un riflesso. TV. E' del 1964 «La Biblioteca di Studio Uno», il primo kolossalvarietà della televisione. Il Quartetto Cetra - Tata Giacobetti, Virgilio Savona, Lucia Mannucci e Felice Chiusano - con la collaborazione di Dino Verde e di Antonello Falqui, anche regista, ideano (e interpretano) intere commedie musicali in parodia, ispirandosi a grandi opere letterarie. Insieme con «L'Odissea», «Via col vento», «Il Conte di Montecristo», e altri quattro titoli famosi, ci sono «I tre moschettieri». Gli attori e cantanti impiegati per gli spettacoli sono 160, 1500 le comparse, 400 i motivi musicali, 150 le ambien¬ tazioni scenografiche. Dumas torna sul piccolo schermo nel 1991, con il tvmoovie in chiave goliardica di Ameli, Dorati e De Pasquale (regia di Beppe Recchia) su Canale 5. «I tre moschettieri» sono interpretati dagli eroi televisivi targati Fininvest del momento: Marco Columbro è D'Artagnan, Teo Teocoli Aramis, Francesco Salvi Athos. Gerry Scotti faceva Porthos, che il romanzo vuole grosso e robusto: «Mi hanno rimpolpato per l'occasione», si schermì allora lo showman. Nelle due puntate dello sceneggiato confezionato «in famiglia» (famiglia Berlusconi s'intende) facevano parte altri teledivi Fininvest improbabilissimi nei panni dei personaggi di Dumas: Sergio Vastano era Richelieu, la bella Costanza Pamela Prati, Luigi XIII Umberto Smaila. E se Smaila era re, Iva Zanicchi era regina. Franco Oppini, allora citato ancora come «il marito di Alba Parietti», incarnava il conte di Rochefort, il fido scudiero di D'Artagnan era Enzo Braschi, padre e madre dello spadaccino Enrico Beruschi e Margherita Fumerò. Milady, la perfida, toccò a Marina Morgan. Nel cast anche Cino Tortorella e Claudio Lippi, il narratore, che affermò, riguardo allo sceneggiato: «Bisognerebbe mandare qualcuno sulla tomba di Dumas, per vedere se affiorano segni visibili della sua rivolta». F1UB. Quanti «Tre moschettieri» nel cinema: sembra siano 23 i film ispirati al romanzo. E' del '20 una pellicola con Douglas Fairbanks e Marguerite La Motte: lui «un D'Artagnan che arde di fuoco interiore e d'arguzia», lei «brava quanto odiosa e seducente», scriveva allora «Life». Le più vecchie versioni sonore sono del 1933, («Milady») di Henri Diamant-Berger, e del 1935, di Rowland Lee; la più celebre e bella è quella del 1948, di George Sidney, con un fantastico Gene Kelly. Nel cast, ricchissimo, c'erano Lana Turner, June Allyson, Angela Lansbury e Vincent Price, a cui naturalmente era affidato il ruolo del «cattivo» Richelieu. Del 1960 è una trasposizione fastosa della vicenda: il regista, Bernard Borderie, era quello della serie tv «Angelica». A Richard Lester (regista di «Superman») si devono tre film della saga di Dumas. «I tre moschettieri» del 1973; «Milady», del 1975, una continuazione della vicenda che racconta della perfida ex moglie di Athos, spia del cardinale, che finisce decapitata dal boia. Il cast delle due pellicole è lo stesso. Oliver Reed, Raquel Welch, Richard Chamberlain, Christopher Lee, Frank Finlay, Faye Dunaway, Geraldine Chaplin, sono protagonisti anche del terzo appuntamento di Lester, del 1989, «Il ritorno dei tre moschettieri». «Vent'anni dopo» c'è il cardinale Mazzarino al posto di Richelieu, interpretato da Philippe Noiret, e gli spadaccini, più vecchi e arrugginiti, sono un po' comici. Tra le trovate del film, molto liberamente ispirato a Dumas e alla realtà storica, compare la figlia della perfida Milady, anche lei spia e traditrice (buon sangue non mente), e c'è persino un incontro con Cyrano de Bergerac, a cui i quattro moschettieri soffiano la mongolfiera per andare a riprendersi l'insopportabile undicenne Luigi XIV, precocemente interessato alle donne. PARODIE. Il grande schermo non ha risparmiato prese in giro al romanzo. Tra le altre, quella di Carlo Ludovico Bragaglia, del '63, con Aldo Fabrizi, Nino Taranto, Macario, Carlo Croccolo e Peppino De Filippo. «I quattro moschettieri» è la storia di quattro ladri che precedono i moschettieri della regina e le rubano la famosa collana che lei ha donato a un nobile inglese. Poi, impietositi dal suo dolore, gliela rendono, prendendo in cambio gli anelli di Richelieu. Più vecchia, del '36, una versione per ragazzi della vicenda, di Campogalliani, con le marionette. FIGURINE. Anche loro non hanno mancato l'appuntamento Dumas. Nel 1936 uscì un album su «I quattro moschettieri» disegnato da Angelo Bioletto per la Perugina e la Buitoni: la serie era la stessa del Feroce Saladino. FUMETTI E CARTOON*. Come tutti gli eroi, anche i moschettieri sono finiti nei fumetti e nei cartoni animati, come s'usa. Si sono travestiti da «spadaccini del re» Tom e Jerry. Nel cortometraggio «The Two mousketeers» (da mouse, topo, invece di «Musketeers»: i «Topettieri»), Tom è una guardia francese del XVII secolo, che deve proteggere la tavola da pranzo della regina dagli assalti. Il cartone vinse l'Oscar nel 1952. E' recente, dell'81, il giapponese «D'Artacan», un buffo bracchetto accompagnato dai fidi Athos, Porthos ed Aramis, anche loro a quattro zampe. Nel cartoon, la spia Milady è una gatta fascinosa e falsa e a completare il serraglio c'è il piccolo amico di D'Artacan, Pom, un topo con tanto di mantello e di parrucca incipriata, alla moda del tempo. Tra le serie animate ispirate agli eroi, ce n'è una di Hanna e Barbera, «The Three Musketeers» e un'altra giapponese, «(Anime Sanjushi», tradotta da noi come «D'Artagnan e i moschettieri del re». Numerosi anche i fumetti dedicati ai quattro eroi farneesi. Tra questi non poteva mancare una saga di Dumas targata Disney. E' del 1957 «Paperino e i tre moschettieri» (testi Guido Martina, disegni Pier Lorenzo De Vita), che vede i paperi alle prese con gli intrighi di corte, le avventure rocambolesche, i duelli «cappa e spada». Noblesse oblige. Cristina Caccia Fanno sognare coraggio e nobiltà Ci furono persino le figurine (la stessa serie del Feroce Saladino): er non parlare di D'Artacan La parodia con i Cetra e quella di Canale 5 Douglas Fairbanks inaugurò nel '20 la serie delle pellicole i 4 mosche! fieri MHZ LeDil SPETTACOLI Mercoledì 12 Gennaio 1994 21 Gli spadaccini del re saranno Charlie Sheen, Kiefer SutherlaLa riscossa dei tre moschr\ Presto in Italia con un film Dcompie nel '94 In alto Charlie Sheen Qui Tom e Jerry nel cartoon Fanno sognare coraggio e nobiltà Ci furono persino le figurine (la stessa serie del Feroce Saladino): er non parlare di D'Artacan i 4 mLa parodia con i Cetra In alto Charlie Sheen Qui Tom e Jerry nel cartoon

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