Antinori L'intervista diventa rissa di Andrea Di Robilant

Il padre della fecondazione artificiale denuncia: aggredito da una troupe inglese Il padre della fecondazione artificiale denuncia: aggredito da una troupe inglese Antinori, S'intervisto diventa rissa «Sono entrati nel mio studio e mi hanno tenuto sequestrato» «Con loro c'era anche il mio rivale inglese, che non volevo» ROMA. «Mi hanno aggredito come aggredirono las Malvinas!». Severino Antinori, il ginecologo che fa partorire le donne in età avanzata, non si dà pace per il tumultuoso incidente di lunedì sera con la troupe inglese della ltn. E nell'auto che lo conduce all'ennesimo collegamento via satellite, per l'ennesima intervista con una televisione straniera sul suo controverso metodo di fecondazione, inveisce contro «questi baroni inglesi che vogliono imporre la loro etica abortista su di noi che lavoriamo per la vita». Ma insomma, professore, cos'è successo lunedì sera? «Sono entrati nel mio studio in ventidue e mi hanno tenuto sequestrato per un'ora e mezzo. I giornalisti della ltn si erano portati dietro degli hooligans e quel bandito di Robert Wiston. Hanno messo tutta a soqquadro la documentazione ed hanno cercato di portar via le cartelle dei miei pazienti. Ma io ho dei testimoni. La polizia sa tutto. L'Interpol li sta cercando per metterli in galera». Andiamo con ordine, professore. La ltn le aveva chiesto un'intervista per un programma sulla fecondazione in tarda età. Lei aveva acconsentito a ricevere la troupe. E i giornalisti l'avevano anche avvertita che avrebbero portato Wiston, il ginecologo inglese in polemica con lei, per riprendere un faccia a faccia. Perché adesso li accusa di violazione di domicilio? «Non è vero, non è andata così, lo giuro su mia moglie. Avevo acconsentito a ricevere solo due giornalisti. Mai avrei accettato di ricevere Wiston. E invece loro mi hanno ingannato alla maniera tipica degli inglesi. Sono arrivati in ventidue. Hanno forzato la porta, sono entrati dalla finestra, non so. E con loro c'era anche Wiston, che in passato mi ha minacciato di morte e che era lì per attaccarmi. Ho gridato "se ne vada", ma lo hanno fatto entrare lo stesso. Mi hanno tenuto lì sequestrato e non potevo chiamare la polizia perché bloccavano i telefoni. Ma ho dei testimoni, andranno in ga¬ lera». Professor Antinori, perché pensa che il professor Wiston ce l'abbia tanto con lei? «E' invidioso del mio successo, quell'inglese che mi scaglia accuse falsamente etiche. E' invidioso perché migliaia e migliaia di donne vengono da me per dare la luce a un figlio». Professor Antinori, lei ce l'ha con gli inglesi? «Io non ce l'ho con gli inglesi - è un popolo eccezionale - ma Wiston ne è il peggior rappresentante. Wiston: è un mafioso di tipo scientifico collegato con il potere baronale europeo». Professor Antinori, i giornalisti della ltn danno una ver¬ sione diversa dei fatti. «Cosa dicono gli inglesi? Avete parlato con loro? Dove sono? Sono a Londra? Sono tornati a Londra? E cosa dicono?». Dicono che lei li ha ricevuti e poi ha iniziato a infuriarsi e li ha cacciati e ha tirato dietro loro l'apparecchiatura televisiva. «Non è vero. Mi hanno tenuto sequestrato per un'ora e mezza. La gente nel mio palazzo ha visto tutto. La polizia li sta cercando per violazione di domicilio e sequestro di persona. Vedrà che andranno tutti in galera. L'Interpol li cerca». Andrea di Robilant Il professor Severino Antinori, con uno dei bimbi nati in provetta

Luoghi citati: Londra, Roma