Getta la sigaretta e ti aumento lo stipendio
Getto la sigaretta e ti aumento lo stipendio salute m Un'altra fabbrica regala sei giorni di ferie, tra le polemiche Kohl prepara la legge anti-tabacco Getto la sigaretta e ti aumento lo stipendio Iniziativa-choc di un'azienda tedesca: chi non fuma rende di più BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Per chi non fuma c'è un aumento di stipendio, 50 marchi (50 mila lire) al mese. E' la prima volta, in Germania, che un'azienda decide di premiare i dipendenti nemici della nicotina, ma l'iniziativa della ditta tessile «Roever» - 75 occupati, 40 dei quali fumatori - ha diviso un Paese dove la sigaretta diventa ogni giorno meno attraente, ma dove ancora è lecito fumare al ristorante e in tram. Nella fabbrica di Lipsia l'iniziativa è stata accolta bene: anche fra chi fuma - sostiene un reponsabile della società. Angela Schulenburg molti stanno pensando a smettere e qualcuno ha già deciso. La direzione non ha dubbi sull'efficacia del provvedimento, appena avviato: all'azienda gli aumenti costeranno 24 mila marchi l'anno. Ma il proprieta¬ rio, Eckart Wust, ritiene che non ci perderà, e per due ragioni: i fumatori, in genere, fanno delle pause supplementari (dieci minuti al giorno, in media); chi non fuma, inoltre, si ammala di meno. Uno svelto e parziale - sondaggio, ha permesso di appurare che altre aziende sono disposte a seguire l'esempio della «Roever», e di scoprire che la «Atari computer» di Schwalbach allunga di sei giorni le vacanze ai dipendenti non fumatori. Da tempoi ormai, il dibattito sul fumo si è animato, in Germania. Poco prima di Natale un parlamentare democristiano, Roland Sauer, ha avviato una campagna che potrebbe presto arrivare al «Bundestag» nella forma di un progetto di legge. Niente più sigarette nei locali pubblici e sui mezzi di trasporto, chiede Sauer. In ristoranti e bar il fumo dovrebbe essere permesso soltanto in zone riservate, che non dovrebbero però superare il trentatré per cento delle zone riservate ai non fumatori. E le ammende dovrebbero essere robuste: anche cinquemila marchi, cinque milioni di lire, e fino a un anno di prigione nei casi più gravi. A chi si mostra scandalizzato per «l'attentato alla libertà personale», Sauer risponde che la sua proposta parte da un principio, soprattutto: «I fumatori non sono soltanto suicidi; sono omicidi potenziali che soffiano in faccia a persone innocenti la loro caligine killer». E precisa: «Non è politicamente corretto difendere la libertà individualo e il diritto del singolo a fumare»; quel che conta, ormai, è soltanto «la difesa dei più deboli, che senza l'aiuto dello Stato non possono difendersi dal fumo». Una cifra per tutte: ogni anno muoiono in Germania quasi mille «fu¬ matori passivi», uomini e donne che non hanno mai fumato ma sono stati danneggiati irrimediabilmente dal fumo degli altri..In casa, sul lavoro, al ristorante. Dalla sua, il deputato ha ormai la maggioranza dei tedeschi: in Germania fuma soltanto il quaranta per cento degli uomini e il ventidue per cento delle donne. Meno di dicci anni fa, quando le percentuali erano rispettivamente del 50 e del 28. I giovani fra i quattordici e i diciannove anni, soprattutto, si stanno allontanando dalla sigaretta: in meno di vent'anni, la percentuale di fumatori fra loro è scesa dal 40 al 19 per cento. E quasi due terzi dei tedeschi è d'accordo - secondo il sondaggio più recente - a vietare il fumo nel luogo di lavoro e nei posti aperti al pubblico. Ma al Bundestag, si dice, la lobby del fumo resta potente. [e.n.3
Persone citate: Angela Schulenburg, Eckart Wust, Kohl, Roland Sauer, Sauer
Luoghi citati: Germania
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