Ognuno ha i partiti che si merita

Ognuno ha i partiti che si merita RISPONDE O.d.B. Ognuno ha i partiti che si merita GENTILE professore, non si può certo dar torto al New York Times quando sparla di noi, ma anche noi sparliamo tanto di noi, anche di più. E, del resto, tutto il mondo, purtroppo, è in un certo senso Paese. Dal presidente Clinton al nostro presidente Scalfaro, i vertici sono sempre chiacchierati con voluttà da almeno una parte degli elettori. Cosa ci vuol fare? Torno volentieri alla sua lettera. «Da questo puzzle di fonti, sono venuto a sapere della convulsa formazione di schieramenti per le elezioni municipali ora in corso in alcune delle più importanti città italiane, e delle clamorose dichiarazioni di voto da parte di certi personaggi al centro della cronaca», lei mi scrive, ma la sua lettera porta la data del 4 dicembre 1993 e le elezioni ammini- Ognha i pche si uno artiti merita strative sono già avvenute, ormai siamo solo in attesa delle nuove elezioni politiche e i progetti di nuovi schieramenti formicolano, ma, se uno interroga la propria coscienza (ammesso che ne abbia ancora) non può non scoprirsi più incerto che mai su chi votare. «Proprio in questo periodo, un mio studente, richiesto di quali fossero state le più importanti tappe dell'ascesa al potere del fascismo, tra le tante amene sciocchezze ha scritto che gli squadristi erano "ruffiani al soldo dei socialisti". Non le pare che questa affermazione - pur da prendersi con i dovuti estremi del caso - sebbene si riveli clamorosamente inesatta per il periodo a cui è riferita, sia capace di dar luce almeno ad un frammento dell'attuale clima politico di generale metamorfismo, proprio grazie allo stravolgimento della verità storica da cui è informata?...» lei mi scrive, gentile professore. Non lo so. Può darsi tutto. Al momento abbiamo quattro democrazie cristiane, due partiti socialisti, due partiti comunisti, due partiti missini. Non capisco neppure come identificare gli squadristi e i ruffiani... Oreste del Buono Egr. sig. Del Buono, da poco più di un anno mi sono allontanato dal patrio suolo per insegnare l'italiano presso la University of Connecticut, negli Stati Uniti. Non avendo la disponibilità di quotidiani italiani quale sarebbe possibile in una grande città (ne ricevo sporadicamente copia per la magnanimità parentale), i miei contatti con l'attualità italiana sono sporadici, mediati dalla lettura del New York Times. impietosamente sarcastico con il nostro Paese - ma si può dargli davvero torto? - o dalle conversazioni con amici o colleghi. Maurizio Rebaudengo, Storss, Usa

Persone citate: Clinton, Del Buono, Maurizio Rebaudengo, Oreste Del Buono, Scalfaro

Luoghi citati: Connecticut, Stati Uniti, Usa