Bisignani parla per ore; Di Pietro torna dal Lussemburgo dove ha seguito le tracce di Giallombardo Svelati i segreti dello lor
Bisignani parla per ore; Di Pietro torna dal Lussemburgo dove ha seguito le tracce di Giallombardo Bisignani parla per ore; Di Pietro torna dal Lussemburgo dove ha seguito le tracce di Giallombardo Svelati i segreti dello lor Si conosceranno forse in aula oggi MILANO. E' finito l'interrogatorio di Luigi Bisignani, l'ex portavoce Ferruzzi ed ex portamiliardi (novanta) allo lor, nuovamente sentito ieri dal giudice Ghitti nel carcere di Opera. I difensori dell'ex latitante d'oro hanno chiesto la scarcerazione o gli arresti domiciliari perché sono «terminate le esigenze cautelari». Bisignani potrebbe comparire in aula al processo Cusani già oggi pomeriggio. Sempre per oggi al processo sono attese le rivelazioni che farà Di Pietro sulla sua missione in Lussemburgo a caccia dell'ex segretario di Craxi Mauro Giallombardo e dei soldi dello lor transitati per il Granducato. «Il dottor Bisignani ha risposto a tutte le domande, non riteniamo di fare ulteriori dichiarazioni», ripetono i difensori dell'ex giornalista piduista con il pallino delle spy-stories. Inutile chiedere di più. Parla al giudice Ghitti per quattro ore buone Luigi Bisignani. E dice innanzitutto che furono Sergio Cusani e Raul Gardini ad affidargli il trasferi- mento di quella vagonata di Cct allo lor per la «monetizzazione». Bisignani però nega di aver saputo la destinazione finale di quella montagna di soldi. Sapeva lo lor che quella era una maxitangente? Sapeva monsignor Donato De Bonis da dove e perché arrivassero quei soldi? Bisignani afferma che la potente banca di San Pietro era all'oscuro di tutto. Possibile? E oggi c'è molta attesa anche per le rivelazioni di Di Pietro, rientrato ieri sera in tutta fretta dal Lussemburgo. Di Pietro, al termine della sua missione, non ha voluto anticipare nulla dei risultati dei suoi molti incontri alla ricerca di quei 60 miliardi di lire versati dallo lor, per conto del gruppo Ferruzzi, su un conto cifrato aperto alla Bil, la Banca internazionale del Lussemburgo. Di Pietro in mattinata si è incontrato con il suo collega, Roger Linden, che si occupa di tutte le operazioni bancarie compiute nel Granducato da Mauro Giallombardo, l'ex segretario di Craxi da tempo latitante. «Ho comunicato a Di Pietro i risultati delle nostre indagini sui movimenti finanziari sospetti», ripete il giudice istruttore lussemburghese. E a chi gli chiede se con il magistrato milanese si è parlato anche di quella maxioperazione targata lor, Roger Linden risponde secco: «No». Dunque, nel mirino dei due magistrati ci sono anche le altre attività di Giallombardo, quelle legate alle società Merchant Europe e Merchant International. Rivelazioni esplosive? Si vedrà. Certo Di Pietro ha fallito il bottino più grosso: trovare Giallombardo. Spiega il giudice istruttore: «Non so dove sia Giallombardo. Per quanto ne sappiamo noi non è in Lussemburgo». E invece portano proprio a Strasburgo e al Lussemburgo le ultime tracce dell'ex segretario di Bettino Craxi. Lì, nel Granducato, risiedono infatti la moglie e le loro due figlie, [f. poi.] L'ex responsabile delle relazioni esterne della Montedison, Luigi Bisignani (a lato), è stato nuovamente interrogato ieri per oltre 4 ore nel carcere di Opera dal giudice per le indagini preliminari di Mani pulite Italo Ghitti
Luoghi citati: Lussemburgo, Milano, Strasburgo
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